[A cura di: Confappi] “Siamo in presenza di una sorta di espropriazione senza indennizzo, contro la quale i proprietari immobiliari sicuramente insorgeranno”. È netto il giudizio del presidente di Confappi, Silvio Rezzonico, a proposito delle recenti polemiche inerenti l’applicazione del cosiddetto decreto banda larga, che si pone l’obbiettivo di favorire l’installazione di reti internet ad alta velocità negli edifici e nelle singole abitazioni.
“In tema di fibra ottica in condominio – spiega ancora Rezzonico – al di là degli aspetti strettamente condominiali, ritengo di dubbia costituzionalità la normativa vigente e il dlgs 33/2016, posto che la normativa sull’installazione delle reti di comunicazione elettronica e dei servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga, configura un’ampia gamma di limitazioni legali della proprietà privata delle unità immobiliari e delle parti comuni del condominio, che incidono sul godimento, sulla utilizzabilità e sulla destinazione di tali beni senza che sia previsto alcun indennizzo”.