Tra le tante associazioni e realtà imprenditoriali afferenti al mondo della casa e del condominio che ritengono insufficienti le prime misure economiche adottate dal Governo con il Decreto Cura Italia per fronteggiare l’emergenza Coronavirus c’è anche l’Appc (Associazione piccoli proprietari di case), che per voce del vicepresidente nazionale, Mario Fiamigi, lamenta: “L’emergenza sanitaria e la conseguente catastrofe economica si stanno abbattendo sul settore immobiliare come uno di quei giganteschi tornadi che nel midwest americano riducono in briciole tutto ciò che incontrano. Le morosità condominiali esploderanno in un contesto già sofferente per la crisi mai superata e per l’impossibilità di svolgere assemblee; il blocco totale delle attività commerciali, artigianali e professionali provocherà l’impossibilità di pagare i canoni di locazione; verranno disdetti e non rinnovati i contratti per studenti e trasfertisti; verrà a mancare anche quel poco che è rimasto del mercato immobiliare”.
Quindi, da parte di Fiamigi, un appello al Governo: “Occorre un immediato intervento straordinario a sostegno del settore che vada ben oltre ai pannicelli caldi oggi previsti. Incominciando con la moratoria di un anno per ogni tributo e la costituzione di un fondo di garanzia da parte dello stato che possa essere utilizzato per accedere a finanziamenti per i condomini e a integrazione dei canoni di locazione. Bisogna fare, e subito”.