Aldilà dell’aspetto sanitario, l’emergenza Coronavirus preoccupa non poco le rappresentanze della proprietà immobiliare e dell’amministrazione immobiliare anche dal punto di vista economico.
Diverse sono le associazioni che chiedono al Governo misure ad hoc per fronteggiare tempestivamente la crisi.
L’Uppi, per voce dell’avv. Gabriele Bruyère, presidente nazionale e dell’avv. Fabio Pucci, segretario generale, chiede «una linea di intervento urgente e drastica a salvaguardia della proprietà immobiliare e l’insediamento di un tavolo di crisi, allargato a tutte le organizzazioni di categoria, per far fronte a questa immane catastrofe che avrà ripercussioni bibliche.
Si rischia la frantumazione immobiliare e locativa, che coinvolgerà proprietari ed inquilini se il Presidente del Consiglio non provvederà ad emettere un decreto d’urgenza, idoneo a tamponare la situazione imprevista ed emergenza venutasi a creare».
Secondo i dirigenti Uppi, «si deve intervenire subito sui canoni di locazione e sulle imposte perlomeno fino a quando non sarà passata la crisi ed in particolare:
Queste sono al momento le misure che devono essere con immediatezza assunte dalla politica, diversamente la pandemia avrà il sopravvento su tutta l’economia nazionale».
Andrea Tolomelli e Vincenzo Vecchio, rispettivamente presidente nazionale e direttore del centro studi di AbiConf pongono l’accento su un altro tema, di natura più strettamente condominiale: «I recenti provvedimenti sul Coronavirus rendono indispensabile il differimento delle assemblee di condominio. Ora, considerato che proprio in questi periodi si sarebbero utilmente discussi diversi lavori straordinari con possibilità di agevolazioni fiscali con il c.d. “bonus facciate” e/o ecobonus, e che gli interventi di edilizia privata e condominiale sono indubbiamente un importante “volano” di rilancio dell’economia del paese, chiediamo al Governo, al Parlamento e ai partiti politici, per le rispettive competenze, di studiare urgentemente la possibilità di riordino degli incentivi fiscali in edilizia, già prorogando e prevedendo, in tempi brevi, le forme di agevolazioni fiscali per il prossimo 2021, semmai correggendo ed integrando opportunamente alcune mancanze delle attuali normative in materia».