De Pasquale, Anaip: “Stop a richieste pretestuose. Gli amministratori di condominio si adeguino alle restrizioni”
[A cura di: Alessandro De Pasquale (foto), vicepresidente nazionale vicario Anaip – nazionale.anaip.it] Il Governo, a seguito del Consiglio dei Ministri tenutosi ieri (24 marzo) a Palazzo Chigi sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte e del segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro, ha annunciato ulteriori restrizioni ed incremento delle sanzioni per combattere l’emergenza Covid-19 .
La riunione del Governo si è protratta dalle ore 14.55 alle 17.30, a seguito della quale è scaturita una conferenza stampa atipica, svoltasi in videoconferenza.
Da tale conferenza stampa e dai comunicati ufficiali del Governo emerge che, nel DPCM di prossima pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, sono previste ulteriori restrizioni adottabili tra le quali le seguenti:
- la limitazione della circolazione delle persone, il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione per i soggetti in quarantena perché contagiati e la quarantena precauzionale per le persone che hanno avuto contatti stretti con soggetti contagiati;
- la sospensione dell’attività, la limitazione dell’ingresso o la chiusura di strutture e spazi aperti al pubblico quali luoghi destinati al culto, musei, cinema, teatri, palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, impianti sportivi, sale da ballo, discoteche, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi, parchi, aree gioco, strade urbane;
- la limitazione, la sospensione o il divieto di svolgere attività ludiche, ricreative, sportive e motorie all’aperto o in luoghi aperti al pubblico, riunioni, assembramenti, congressi, manifestazioni, iniziative o eventi di qualsiasi natura;
- la sospensione delle cerimonie civili e religiose e la limitazione o la sospensione di eventi e competizioni sportive, anche se privati, nonché di disciplinare le modalità di svolgimento degli allenamenti sportivi all’interno degli stessi luoghi;
- la possibilità di disporre o di affidare alle competenti autorità statali e regionali la riduzione, la sospensione o la soppressione dei servizi di trasporto di persone e di merci o del trasporto pubblico locale;
- la sospensione o la chiusura dei servizi educativi per l’infanzia, delle scuole di ogni ordine e grado e delle istituzioni di formazione superiore;
- la limitazione o la sospensione delle attività delle amministrazioni pubbliche, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
- la limitazione, la sospensione o la chiusura delle attività di somministrazione o consumo sul posto di bevande e alimenti, delle fiere, dei mercati e delle attività di vendita al dettaglio, garantendo in ogni caso un’adeguata reperibilità dei generi alimentari e di prima necessità da espletare con modalità idonee ad evitare assembramenti di persone;
- la limitazione o la sospensione di ogni altra attività d’impresa o di attività professionali e di lavoro autonomo;
- la possibilità di applicare la modalità di lavoro agile a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in deroga alla disciplina vigente;
- l’obbligo che le attività consentite si svolgano previa assunzione di misure idonee a evitare assembramenti di persone, di garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e, per i servizi di pubblica necessità, laddove non sia possibile rispettare tale distanza interpersonale, previsione di protocolli di sicurezza anti-contagio, con adozione di strumenti di protezione individuale”.
Gli amministratori di condominio
Gli ultimi tre punti del comunicato stampa in particolare interessano palesemente tutti gli amministratori di condominio che, a quanto sembra, verranno limitati nella loro attività.
Premesso che il direttivo ANAIP è favorevole a tali limitazioni per la salvaguardia e la salute pubblica sancita nella Costituzione italiana, gli amministratori immobiliari si dovranno adeguare alle future restrizioni, limitando le possibilità di contagio nei confronti dei condòmini, dei collaboratori di studio, nonché dei lavoratori impiegati in attività manutentive degli stabili, che dovranno limitarsi alle sole urgenze improcrastinabili.
Lo sforzo che tutti gli italiani dovranno fare è di limitare la circolazione delle persone, cercando di rinunciare per quanto possibile alle ormai vecchie abitudini. Solo con queste rinunce potremo in tempi più brevi uscire dalla pandemia da Covid-19.
Le richieste di molti rappresentanti di diverse categorie professionali, sono pretestuose e poco utili per risolvere il reale problema mondiale, che sicuramente è la pandemia e non la necessità di erogare servizi differibili e non essenziali.
Se ad oggi il Governo è costretto a dare un ulteriore “giro di vite” è perché molti italiani non si sono attenuti alle prescrizioni ed al buon senso.
I provvedimenti fin qui intrapresi sono certamente restrittivi, limitano la libertà delle persone ed in alcuni casi anche la privacy ma, in periodo di emergenza dovremmo tutti fare un atto di responsabilità nell’interesse della collettività.
Per cercare di rendere più efficaci i provvedimenti fin qui adottati e contrastare le trasgressioni, il governo ha deciso di inasprire le sanzioni amministrative fino ad € 3.000,00 ed aumentare le pene per i reati penali previsti dal decreto, fino a 5 anni di reclusione.
Auspichiamo che tutti gli italiani si attengano alle prescrizioni che il nostro Governo attuerà nell’interesse generale.