Il 28 e29 ottobre Anaci ha partecipato al secondo congresso internazionale Condominium Management a Sofia, capitale della Bulgaria e città antica e dalla lunga storia, per proseguire la collaborazione con Hamec nell’ottica dell’Europrogetto che vuole in rete nazioni dell’Est Europa per la formazione professionale, ma soprattutto per il confronto sulle varie tipologie di amministrazione condominiale.
Il presidente nazionale Anaci, Francesco Burrelli, traccia un breve consuntivo dell’incontro: “Stiamo cercando di coinvolgere Bulgaria e Ungheria, che quest’anno abbiamo incontrato per la seconda volta, in un progetto comune che possa avvicinare la formazione professionale degli amministratori di condominio agli oggetti principali della loro attività: il conto corrente di condominio, l’elezione dell’amministratore, l’assicurazione, come si effettua la manutenzione, quando richiedere i finanziamenti: insomma, il confronto parametrico e le variabili da considerare”. Tutto questo con Anaci insieme ad Hamec, Uppi International, i sindaci delle rispettive capitali e gli enti preposti ai settori edili, professionali e dei consumatori che rappresentano i cittadini dei vari Stati, per realizzare una mini-guida con lo scopo di dare e ricevere qualcosa che possa alzare e migliorare la conoscenza, la gestione e l’utilità dei prodotti, sia informatici che legali dei tre Paesi.
“Paesi che hanno la loro storia, molto diversa dalla nostra – puntualizza Burrelli -. Il concetto di proprietà comune non è come da noi, anche la qualità del lavoro è più semplice e meno raffinata della nostra. Nelle loro città gli edifici, anche i grattacieli, sono molto diversi tra loro. Pure le normative non sono paragonabili alle nostre: lì occorre una specie di codice fiscale per poter accedere alle operazioni bancarie e amministrative, l’amministratore viene eletto per 2 anni non rinnovabili, nelle assemblee di condominio non si inviano i verbali entro 6 mesi. L’anno scorso abbiamo fatto un primo congresso che ha messo delle buone basi per una collaborazione reciproca; quest’anno il secondo è andato molto bene, e probabilmente presto cominceremo a lavorare sulle linee guida che presenteremo al prossimo incontro e che abbiamo proposto unitamente ai nostri contributi per portare l’anno prossimo una traccia, tradotta nelle rispettive lingue, da proporre ad una loro delegazione, per presentare un lavoro comune e per far sì che Paesi che stanno insieme in Europa, abbiano un livello di preparazione più simile possibile”.