[Fonte: Anaip]
“Da diversi anni riteniamo che l’80% del patrimonio immobiliare in condominio del nostro Paese debba essere ristrutturato, ma nonostante le agevolazioni e le detrazioni fiscali previste dagli ultimi Governi si è riusciti ad ottenere ben poco, a causa principalmente della mancanza di disponibilità finanziaria da parte dei condòmini che, salvo casi di assoluta urgenza difficilmente approvano in assemblea lavori di ristrutturazione, anche solo parziale, dell’edificio”.
Lo sostiene Giovanni De Pasquale, presidente nazionale dell’Anaip (Associazione nazionale amministratori immobiliari professionisti).
“Come associazione – sottolinea il presidente nazionale – accogliamo sempre con favore la disponibilità da parte dei Comuni, non ultimo quello di Roma Capitale, di agevolare questo processo di riammodernamento dei condomini, anche nel rispetto del Codice Civile per quanto attiene il decoro architettonico ed il risparmio energetico. Prevedere un fondo comunale al quale poter accedere, come sembra dalla bozza di delibera del Comune di Roma, è sicuramente un aiuto, così come sburocratizzare tutte le procedure per il rilascio delle concessioni alle quali deve ottemperare l’amministratore”.
Ma tali misure ancora non bastano. “Purtroppo – precisa Giovanni De Pasquale – in base a quello che è il nostro monitoraggio a livello nazionale, questo aiuto da parte dei Comuni, così come l’attuale incentivo statale della detrazione fiscale dell’Irpef sulla manutenzione straordinaria, non sono sufficienti ad incrementare in modo considerevole le ristrutturazioni del comparto condominiale. Anzi, riscontriamo un costante aumento dei proprietari che non riescono neppure ad ottemperare al pagamento delle rate ordinarie del condominio, figuriamoci le straordinarie.
Partendo da questa analisi concreta, siamo convinti che sono altre le strade da percorrere per andare incontro alle difficoltà economiche delle famiglie e più volte le abbiamo esplicitate formalmente anche ai Governi precedenti. Occorre valutare un diverso approccio agli incentivi statali e comunali, partendo da quello che per noi è prioritario: abbassare le tasse sulla casa ed ulteriormente anche l’aliquota Iva per le ristrutturazioni condominiali e la relativa messa in sicurezza. Avendo ben chiaro l’importante ruolo trainante del settore dell’edilizia per l’economia italiana, ribadiamo la nostra totale disponibilità ad un confronto con il premier Matteo Renzi ed il presidente dell’ANCI Piero Fassino”.