Si и svolta a Roma lo scorso 12 luglio, l’annuale conferenza di Confassociazioni. Tema all’ordine del giorno: il Lavoro 4.0. A rappresentare LAIC (Lega amministratori immobiliari condominiali) nella sala del Tempio di Adriano, il presidente nazionale, avvocato Lorenzo Cottignoli. Ecco le sue prime impressioni.
Presidente, che ruolo ha avuto la presenza di LAIC alla conferenza di Confassociazioni?
Mi piace ricordare che la nostra associazione di categoria aderisce sin dalla sua costituzione a Confassociazioni, e che abbiamo accettato di buon grado l’invito di Angelo Deaiana e di tutto lo staff non solo a testimonianza di un preciso impegno di associati, ma motivati da interesse e grande attenzione al mondo che la stessa Confassociazioni rappresenta.
Il tema del Lavoro 4.0 come si coniuga con l’esigenza di rappresentare la vostra categoria?
Nostro preciso impegno statutario и lavorare per favorire una riqualificazione della figura professionale dell’amministratore condominiale. Il lavoratore quindi и al centro del nostro interesse e di conseguenza le tematiche che lo riguardano. Big data, cloud, robotica sono aspetti del mondo che cambia insieme a noi e che ci deve interessare. Tutelare una professione non significa conservarla cosм come и, senza che essa si confronti con il cambiamento.
Il tema della formazione и dunque stato al centro degli interventi.
Assolutamente. И il nucleo centrale della questione, uno snodo fondamentale. Innovare senza essere pronti и controproducente, ma non possiamo neanche fermare il vento che soffia con un semplice dito. Il ragionamento и stato ampio: serve una forte sinergia tra le istituzioni, il mondo del lavoro e le agenzie educative e formative del nostro Paese. Condivido la tesi del Ministro Poletti che sosteneva che i ritmi dell’innovazione sono molto piщ veloci di quelli delle dinamiche sociali del quotidiano. Tuttavia и nostro preciso dovere correre nella direzione giusta, ma non a vuoto, anzi: dandoci uno scopo e capire come potrа essere la professione di amministratore tra dieci anni. Non sappiamo se un umanoide nel futuro potrа anche dirigere condomini, ma siamo certi che trascurare oggi i cambiamenti sociali e di costume sarebbe un errore imperdonabile.
Sempre il Ministro sosteneva che le imprese che hanno innovato hanno aumentato il numero degli occupati.
Credo che il disfattismo e la conservazione non aiutino nessuno. И vero che i dati di partenza potrebbero allarmare (“stime ISTAT dicono che almeno 9 milioni di lavoratori potrebbero essere sostituiti dalle macchine nei prossimi 7/10 anni e almeno altri 2 milioni sono a rischio”) ma sarebbe un errore rifugiarci nella paura di questa possibile deflagrazione. Rinnovare e rinnovarsi и alla base del nostro credo associativo: solo in questo modo la professionalitа puт crescere ed in qualche modo qualificarsi ed accreditarsi sul mercato.
Cosa porta a casa LAIC?
Mi piacerebbe darci un impegno, come ha suggerito nel suo intervento Oscar Di Montigny: “Servono nuovi eroi alla guida della societа civile, delle istituzioni e delle imprese”. Vorrei che ai nostri associati arrivasse questa ventata di entusiasmo e di fiducia. Inoltre colgo l’occasione per ringraziare Confassociazioni per la splendida occasione che ha concesso a tutti noi, restando davvero a disposizione per valutare sinergie ed opportunitа che insieme si potranno creare. Abbiamo sentito forte il senso di appartenenza ad una casa comune e non era cosa scontata.