La dichiarazione precompilata cresce. Nel 2017, infatti, si prepara ad accogliere nuovi dati, a partire da quelli relativi alle spese per interventi di ristrutturazione e/o di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni condominiali. L’accredito ufficiale è arrivato con il decreto Mef del 1° dicembre 2016, pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale. Così come avvenuto in precedenza per altre tipologie di informazioni, il provvedimento sancisce, per gli amministratori di condominio, l’obbligo di comunicare questi dati in via telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio di ogni anno. Si tratta, per l’appunto, dei dati inerenti le spese sostenute dai condomini, a partire dal 2016, per ristrutturare e/o migliorare le prestazioni di risparmio energetico delle parti comuni degli edifici residenziali, compresi pure i costi finalizzati all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo dei locali condominiali ristrutturati. L’amministratore, nella comunicazione – le cui modalità di trasmissione telematica sono demandate a un successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate – deve indicare le spese addebitate a ogni singolo condomino.
COMMENTO
Sulla misura, ecco un sintetico commento a cura del tributarista Andrea Cartosio: “In data 20 dicembre 2016, è stato pubblicato il Decreto del Mef che attribuisce l’incarico agli amministratori condominiali di provvedere alla trasmissione all’Agenzia delle Entrate, attraverso apposito modello, dei dati relativi alle spese di recupero edilizio e riqualificazione energetica su parti comuni di edifici residenziali, acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo delle parti comuni dell’immobile oggetto di ristrutturazione (es. alloggio portineria). La suddetta manovra è finalizzata a consentire all’Agenzia la predisposizione, in maniera ancor più precisa, delle dichiarazioni precompilate dei contribuenti, poiché attualmente la comunicazione relativa ai lavori soggetti a detrazioni fiscali veniva predisposta dall’amministratore di condominio attraverso il suo quadro AC o K della dichiarazione dei redditi, comunque successiva alla predisposizione della precompilata. Il termine ultimo fissato per ottemperare all’obbligo della comunicazione appena esplicata viene fissato il 28 febbraio di ogni annualità. Inoltre, nella nuova comunicazione dovranno essere inserite e dettagliate le quote di spesa spettanti ad ogni singolo condomino al fine di determinare correttamente la quota di detrazione IRPEF spettante al singolo contribuente. Nelle prossime settimane si auspica che l’Agenzia delle Entrate metta a disposizione il modello di comunicazione o che includa l’adempimento nel modello di Certificazione Unica anch’esso avente la stessa scadenza”.
POLEMICA
Come già preannunciato nelle scorse settimane da Italia Casa, il provvedimento desta più di qualche preoccupazione nelle associazioni di categoria, che vedono accrescere ulteriormente le già numerose incombenze a carico degli amministratori. Tra i portavoce del malcontento, l’Anaip: “All’amministratore di condominio viene assegnato un ruolo ispettivo che non gli compete e che andrà ad aggravare non poco il suo lavoro, dovendo entrare nel merito dei rapporti privati dei proprietari”.