[A cura di: Facile.it] Tenere traccia delle spese è il primo passo per risparmiare e per avere un controllo preciso delle uscite e, infatti, il 67% degli italiani dichiara di farlo. Lo strumento preferito per non perdere di vista le proprie finanze familiari, usato da oltre 11,2 milioni di persone, è però ancora la cara vecchia agenda cartacea. È quanto emerge dall’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research che, con l’ausilio di Norstat, ha indagato sul monitoraggio delle spese domestiche da parte degli italiani.
A tenere traccia delle proprie spese familiari sono soprattutto i residenti nel Nord Ovest (72,9%), seguiti da quelli del Nord Est (70,9%). Leggermente più lontani gli italiani che vivono al Sud e nelle isole (63,5%); ultimi i residenti del Centro Italia (62,9%). Quando agli intervistati si pone la domanda «In che modo tenete traccia delle spese familiari?» il verdetto è chiaro ma sorprendente. Se la tecnologia pervade ormai quasi ogni ambito della vita quotidiana, quando si tratta di “farsi” i conti in tasca l’analogico è ancora preferito e carta e penna sono indicati come strumento usato per tracciare le spese di casa dal 38% dei rispondenti. Il PC, e in particolare il foglio elettronico, si piazza al secondo posto, scelto dal 31% degli italiani. Resiste al terzo posto un’altra buona abitudine analogica, conservare gli scontrini, che raccoglie il 24% delle risposte, mentre la tracciatura delle proprie spese tramite smartphone o app, per ora, è usata solo dal 7% degli intervistati.
I più inclini ad usare l’agenda cartacea sono i residenti del Meridione e delle Isole (43,6%), al Nord Est la modalità preferita per monitorare le spese è il foglio elettronico (34,4%). Il Centro Italia è l’area del nostro Paese in cui è più comune conservare gli scontrini dei propri acquisti (27,7%), mentre è ancora nel Nord Est c’è la più alta percentuale che si serve di app e smartphone (8,9%). A livello nazionale, a tenere traccia delle spese sono soprattutto le donne (68%), e per loro la preferenza per l’agenda cartacea è ancora più marcata (43% vs 37% del campione maschile).
Guardando alle fasce di età, la più incline a tracciare le spese domestiche è quella di coloro che hanno tra i 45-54 anni (il 71% ne tiene traccia), seguiti dai giovani nella fascia 18-24 che, forse alle prese con i primi stipendi e i primi conti da far quadrare, appuntano le spese nel 69% dei casi. Mentre sono gli over 65 le persone che, in percentuale, sembrano meno propense ad annotare le uscite (61%). Infine, le coppie senza figli tengono traccia delle spese con meno frequenza rispetto a chi ha figli, siano questi maggiorenni o, soprattutto, minorenni (rispettivamente 66%, 72% e 73%). I single risultano essere quelli che tendono ad annotare meno le spese (64%).