L’unione fa la forza. Anche quando si tratta di chiedere alla politica di modificare una legge di riforma del condominio che a tanti non piace e che, oggettivamente,presenta lacune e si porta dietro il fardello di numerosi nodi irrisolti. L’appello viene da Giorgio Cambruzzi, socio fondatore Anaci, e dall’avvocato Paolo Alvigini, direttore del centro studi di Anaci Padova.
Quella di Cambruzzi è una sorta di chiamata alle armi: “Poiché da soli non è possibile farci sentire e non riusciremo a far modificare a nostro favore il testo di legge, vorremmo raccogliere il maggior numero possibile di commenti costruttivi e di proposte per farne un libro rosso/verde da consegnare personalmente al futuro presidente della II Sezione di Cassazione e da regalare ai politici, costringendoli così ad attivarsi per modificare la 220/12”.
Utopia? Obiettivo troppo complesso da perseguire a soli 2 anni e mezzo dall’entrata in vigore di una legge attesa da 70 anni? Secondo Cambruzzi non è così: “Si tratta di un’iniziativa concreta e reale, tanto più se sarà supportata da un’ampia partecipazione”.
Le note con cui gli amministratori condominiali sono chiamati ad evidenziare gli aspetti a loro dire negativi della disciplina dovranno essere inviate ad Anaci Padova, via Risorgimento 36, 35122 Padova, oppure all’indirizzo di posta elettronica info@anacipadova.it, indicando nome, cognome, numero di iscrizione Anaci Nazionali e provincia di appartenenza. Tutti ci contributi saranno quindi raccolti nel “libro rosso/verde”.
Ma l’iniziativa non è aperta ai soli associati Anaci: “Anche le note dei colleghi non iscritti alla nostra associazione – precisa Cambruzzi – saranno tenute nella massima considerazione. Più contributi saranno inviati, più l’operazione avrà possibilità di andare a buon fine. Unico vincolo: le note dovranno trattare un solo singolo articolo della 220/2012. Ne vale la pena, perché questa battaglia si può vincere soltanto lavorando e mostrandosi compatti”.