Succede periodicamente. È accaduto più spesso a seguito degli eventi sismici di quest’estate. E oggi se ne torna a parlare, complice l’ordine del giorno a firma del deputato Andrea Maestri (altri firmatari gli onorevoli Civati, Brignone, Matarrelli, Pastorino) in occasione dell’approvazione del decreto terremoto. Protagonista del dibattito è ancora una volta il cosiddetto fascicolo del fabbricato, che Maestri – mediante l’odg siglato (9/04158/071) e presentato mercoledì 14 dicembre – vorrebbe in estrema sintesi istituire come obbligatorio: un’ipotesi già ventilata innumerevoli volte nel più o meno recente passato, ma sempre bocciata, soprattutto per ragioni di carattere economico.
Di seguito, in testo del documento a firma del deputato del Gruppo Misto.
La Camera, premesso che:
* il provvedimento all’esame contiene disposizioni urgenti in favore dei territori colpiti dagli eventi sismici nel corso del 2016 nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e definisce misure per la ricostruzione pubblica e privata e il rilancio del sistema economico e produttivo. In Italia, l’utilizzo dei decreti-legge d’urgenza – dal terremoto del 1971 in provincia di Viterbo – è purtroppo diventata una prassi consolidata nei casi di eventi sismici. Dai dati di un recente rapporto del Consiglio nazionale degli ingegneri, una casa su due è a rischio crollo in caso di terremoto e deve essere messa in sicurezza;
* nell’ambito delle consultazioni finalizzate all’elaborazione del progetto “Casa Italia”, sono numerose le associazioni delle professioni tecniche, come anche il Consiglio Nazionale dei geologi, che chiedono “di affrontare come priorità la questione della messa in sicurezza delle abitazioni, attraverso un intervento legislativo per l’introduzione del fascicolo del fabbricato che permetterà di facilitare la conoscenza dello stato di sicurezza di ogni singolo edificio – a partire da quelli scolastici – avviando un percorso virtuoso che dovrà portare ogni italiano ad avere una casa sicura”;
* l’istituzione e l’obbligatorietà del fascicolo del fabbricato, a livello nazionale, è stato spesso oggetto di disegni di legge per i quali non è mai stato completato l’iter di approvazione parlamentare;
* a livello regionale, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Basilicata, si sono mosse con modalità e percorsi differenti, spesso contrastate da sentenze di incostituzionalità delle leggi emanate: in nessuna di queste regioni c’è attualmente un quadro chiaro e definitivo sull’argomento;
* l’ultima in ordine cronologico a trattare il tema del fascicolo del fabbricato è stata la regione Puglia, con Legge regionale del 20 maggio 2014 n. 27, “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione del rischio e sicurezza delle costruzioni – Istituzione del fascicolo del fabbricato”, abrogata nel 2015 in seguito all’impugnazione da parte del Consiglio dei ministri. Allora, il Governo ritenne che la normativa regionale avrebbe aggravato il procedimento per il rilascio del certificato di agibilità per le nuove costruzioni e reso più complessi i procedimenti amministrativi in contrasto con l’esigenza di semplificazione. Inoltre, con il libretto si sarebbero imposti ai privati oneri non necessari e comunque sproporzionati ed eccessivamente gravosi (che comportano anche a carico dei proprietari di più modeste condizioni economiche, la necessità di ricorrere a una pluralità di professionisti). Inoltre, la normativa si sarebbe posta “in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione, sotto il profilo delle disparità di trattamento e del principio di ragionevolezza, e con l’articolo 42, secondo comma, della Costituzione, in quanto impongono limiti alla proprietà privata, che non appaiono necessari ad assicurarne la funzione sociale”;
* con i gravi eventi sismici del 2016 l’Italia si conferma essere l’area con i rischi più alti in Europa, non solamente per gli eventi naturali, ma anche per l’inadeguatezza delle infrastrutture e della logistica che si mettono in netto contrasto con l’unico diritto “inviolabile” della Costituzione italiana, l’articolo 32, che si sostanzia nel diritto all’integrità fisica e psichica, sia nel senso di poter avere trattamenti medici di prevenzione e cura, sia nel senso di poter godere di un ambiente di vita e lavoro salubre. Se questa consapevolezza si trasformasse in cultura politica, la prevenzione assumerebbe un ruolo strategico;
* preoccuparsi del fatto che una legge nazionale, che introduca il fascicolo del fabbricato, sia impopolare, perché costringerebbe tutti i proprietari di abitazioni e locali ad affrontare una spesa – per la quale potrebbero essere previsti incentivi o agevolazioni – non può prevalere sulla generale necessità di sicurezza,
impegna il Governo
a valutare l’opportunità di intervenire con una normativa nazionale per l’introduzione nel nostro Paese del fascicolo del fabbricato, affinché prevenzione e sicurezza diventino strumenti imprescindibili per affrontare gli eventi sismici, meteorologici e accidentali che purtroppo devastano sempre più sovente il territorio italiano.
9/4158/71. Andrea Maestri, Civati, Brignone, Matarrelli, Pastorino.