[Fonte: Altroconsumo]
Quale strumento è più utile, efficiente ed efficace per pulire casa?
L’aspirapolvere? La scopa elettrica? Il robot? È la curiosità (particolarmente
interessante per chi si occupa di pulizie domestiche) sulla quale ha indagato
l’associazione Altroconsumo, testando addirittura 130 prodotti per aiutare
l’utente a scegliere al meglio.
Prima dell’acquisto
Grazie al peso e alle dimensioni ridotte, la scopa elettrica è ottima
per le pulizie da effettuare tutti i giorni. Per gli stessi motivi è molto
adatta per case che hanno più piani. L’aspirapolvere, invece, grazie al gran
numero di accessori di cui è dotato, può essere utilizzato per la pulizia di
tutta la casa (oltre ai pavimenti, toglie lo sporco dai mobili e può servire
anche per pulire cuscini e coperte).
Se invece si vuole restare comodamente seduti in poltrona mentre un
oggetto ad hoc si muove per la stanza, aggirando mobili e cavi elettrici, per
poi tornare alla base per ricaricarsi, allora i robot aspirapolvere potrebbero
essere l’ideale. Tuttavia costano davvero tanto rispetto a quello che fanno:
solo lavori leggeri e neppure troppo bene. E, soprattutto, non bastano a tenere
la casa pulita: serve comunque un aspirapolvere classico per il grosso dello
sporco.
Etichetta energetica
La normativa che prevede l’etichetta energetica anche sugli aspirapolvere è
entrata in vigore a settembre 2014, ed ha apportato alcune modifiche:
* Gli aspirapolvere non possono essere prodotti con una potenza
superiore a 1600 Watt, limite che scenderà a 900 W nel settembre 2017;
* sono sette le classi energetiche, dalla A (la più efficiente) alla G
(la meno efficiente);
* c’è un limite sul consumo annuale di energia (meno di 62 kWh annui);
* la capacità di aspirazione deve raggiungere minimo il 70% sui
tappeti e il 95% sui pavimenti duri (ad esempio, piastrelle, parquet, marmo).