RIQUALIFICAZIONE DEI CONDOMINI: IL MODELLO DI FINANZIAMENTO DI H&D FINANCE
- Redazione
- 15 febbraio 2016
La tematica legata ai processi di rigenerazione e riqualificazione delle città impone di trovare soluzioni innovative sotto tutti i profili: concessori pubblici, tecnico amministrativi, finanziari. In particolare, per quest’ultimo aspetto, il ruolo delle banche appare un po’ ridimensionato a causa delle difficoltà legate all’erogazione del credito agli operatori, soprattutto di piccole dimensioni.
Harley & Dikkinson Finance, società italianissima a dispetto del nome, ha elaborato una formula che, in collaborazione con gli istituti di credito, finanzia i condomini che desiderano appaltare lavori di recupero e che comportano l’intervento di una serie di imprese della filiera dell’edilizia, dell’impiantistica e della componentistica.
Come spiega il Managing Director, Alessandro Colciago, “L’ottica con cui H&D si è mossa con gli istituti di credito per lo studio delle soluzioni finanziarie di seguito descritte si basa su un cambio del modello di business in due aspetti cruciali. Innanzitutto la scissione tra debitore del capitale da un lato e debitore degli oneri finanziari dall’altro; poi, il finanziare non più l’appaltatore bensì i suoi clienti. Quest’ultimo aspetto, che riduce il problema della bancabilità di un’azienda, assieme al ritorno dell’investimento grazie al risparmio generato dall’intervento eseguito tranquillizza la bhanca che si rende dunque più propensa alla concessione del credito a tassi vantaggiosi, soprattutto nelle realtà condominiali”.
Nel campo della rigenerazione immobiliare in Italia vi sono enormi possibilità. Ma in che ottica è stato costituito il REbuilding network e chi sono i suoi componenti? “REbuilding network – spiega ancora Colciago – è nato letteralmente sul campo, dalle richieste di un mercato sempre più bisognoso di un interlocutore unico, oltre che autorevole, e che sapesse unire alla tecnologia più all’avanguardia aspetti abilitanti come la certificazione di sostenibilità e la finanza. Abbiamo quindi cercato di coinvolgere tutte le industrie che in modo complementare potessero dare il loro valore aggiunto agli interventi all’edificio tout court: dall’involucro con Saint Gobain, all’impianto con Riello, all’illuminazione con Guzzini, il tutto coadiuvato da un sistema di integrazione e controllo di Schneider Electric. A chiudere il cerchio, la finanza rappresentata proprio da H&D e la certificazione di sostenibilità che fa capo ad Habitech”.
Ma come vengono approcciati i clienti? “Gli obiettivi sono diversi e a più livelli – commenta Colciago -. Passare dal concetto di efficientamento energetico di un immobile alla sua valorizzazione, fino al produrre nuovi posti di lavoro grazie alla diffusione di una cultura della riqualificazione edile. H&D, da parte propria, vanta un’esperienza nella predisposizione di due diligence tecnico-economiche, nell’advisory per Fondi di Private Equity e nella consulenza strategica, organizzativa e finanziaria per le aziende del settore e grandi società di gestioni, fondi di investimento, ecc. In quest’ambito, H&D costituisce specifiche reti di imprese (ascensoristi, termotecnici, edili,…) per offrire grazie alla sua consulenza tecnico finanziaria un valore aggiunto alla gestione della filiera immobiliare. Stiamo gestendo delibere assembleari per circa 100 milioni di euro. La società è totalmente italiana. H&D svolge costantemente numerosi studi e ricerche che hanno lo scopo di raccogliere informazioni su specifiche tematiche riguardanti l’immobile e le famiglie che abitano in condominio. Sono un valido strumento interpretativo, oltre che descrittivo, dei fenomeni che riguardano la realtà condominiale”.