Interventi edilizi ed impiantistici per aumentare il valore del condominio. Ma anche un focus sul fascicolo del fabbricato. Sono le tematiche protagoniste della tavola rotonda promossa da Anaci Marche, e in programma venerdì 30 ottobre, a partire dalle 14, presso il Teatro delle Muse di piazza della Repubblica, ad Ancona.
Come illustrano gli organizzatori, il panorama immobiliare in Italia è costituito da edifici ormai vecchi e, in buona parte, obsoleti e la realizzazione di nuovi immobili non rappresenta più la giusta soluzione. È invece necessario investire sul già costruito, puntando sulla rigenerazione e sulla riqualificazione urbana ed edilizia. Agli operatori professionisti spetta quindi un compito molto delicato, ovvero quello di operare secondo modalità precise e ben definite: in particolare, è necessario studiare a fondo gli edifici dal punto di vista impiantistico-strutturale, affinché sia possibile individuare tutti quegli interventi che possano aumentarne il valore nel tempo. Obiettivo di questi interventi è quello di migliorare l’efficienza energetica dell’impianto, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2 e dei costi sostenuti dalle famiglie, e massimizzare la sicurezza e il comfort abitativo, accrescendo la qualità di vita di tutti i condòmini, nel rispetto dell’ambiente.
Numerose, sullo sfondo di tali premesse, le competenze di cui deve essere in possesso l’mministratore condominiale. Di qui la decisione di organizzare un convegno che – dopo i saluti di Pietro Membri, presidente onorario Anaci nazionale, dell’ingegner Roberto Renzi, presidente provinciale dell’Ordine ingegneri di Ancona e del perito industriale Marco Cimarelli, presidente regionale Anaci Marche – entrerà subito nel vivo con l’intervento del presidente nazionale Anaci Francesco Burrelli, sul tema dell’impegno di Anaci e Paes in relazione al ruolo dell’amministratore.
A seguire, l’ingegner Roberto Giacchetti, libero professionista, ex ricercatore dell’Università politecnica delle Marche e direttore del laboratorio SidLab s.r.l., parlerà del fascicolo del fabbricato quale strumento per la valutazione della sicurezza degli edifici esistenti.
Alle 16 sarà quindi la volta dell’avvocato Gian Vincenzo Tortorici, direttore del centro studi Anaci, affrontare il tema delle responsabilità del condominio ai sensi dell’art. 2051 c.c. per i danni provocati a terzi dalle parti comuni delle quali ha la custodia ex lege.
il progetto Abitare Biotech e gli 89 punti del check-up saranno invece illustrati dall’architetto Alessandro Marata, presidente nazionale del Dipartimento ambiente e sostenibilità del Consiglio nazionale architetti.
Alle 17,45, dopo il coffee break e lo spazio riservato agli sponsor, sarà il turno dell’avvocato Edoardo Riccio e dell’ingegner Davide Vitali esporre i dati dell’approfondimento effettuato dal centro studi nazionale Anaci sul distacco dall’impianto centralizzato di riscaldamento e sulla normativa in materia di risparmio energetico.
I lavori proseguiranno con l’intervento sul tema: “La diagnosi energetica: aspetti normativi”, a cura del professor Costanzo Di Perna, del Dipartimento di ingegneria industriale e scienze matematiche dell’Università Politecnica delle Marche, e ancora con la relazione su diagnosi energetica ed efficientamento, svolta da Davide Vitali; il tutto prima della tavola rotonda dal titolo: “Realtà energetiche e statiche negli edifici in condominio, costi sociali”.
L’evento prevede crediti formativi per architetti ed associati Anaci, oltre ai 3 crediti concessi dall’Ordine degli ingegneri. Per iscrizioni si può inviare una mail a: info@abitarebiotech.org.