[A cura di: Fna – Federamministratori] Per non creare intralcio e confusione, occorre un coordinamento (ex articolo 117, comma 3, della Costituzione) dell’Esecutivo nazionale con le Regioni. I provvedimenti regionali emanati da Lombardia e Piemonte paiono infatti contrasto con quelli statali, il che aggiunge incertezza ad una situazione già di per sé critica (quantomeno nel nord Italia).
“In particolare – evidenzia l’avvocato Matteo Rezzonico presidente FNA Federamministratori – quanto agli amministratori con studio sul territorio lombardo, l’Ordinanza del Presidente della Giunta regionale lombarda 21 marzo 2020, numero 514 pubblicata sul BURL ha disposto sino al 15 aprile 2020 la chiusura delle attività degli studi professionali, salvo quelle relative ai servizi indifferibili ed urgenti o sottoposti a termini di scadenza.
Lo stesso principio – volto a limitare il rischio di contagio – è contenuto, quanto agli amministratori con studio sul territorio piemontese, nell’Ordinanza del Presidente della Giunta regionale piemontese 21 marzo 2020 numero 34 (con efficacia sino al 3 aprile). Ne deriva che – salvo il cosiddetto smart working – nelle regioni Lombardia e Piemonte, in forza dei suddetti provvedimenti, anche gli studi professionali per lo svolgimento dell’attività di amministratore di condominio dovrebbero rimanere chiusi, salvo adempimenti indifferibili”.
“Secondo il tenore letterale della norma – illustra ancora Rezzonico – si ritiene infatti che non sia vietato recarsi in studio per il tempo strettamente necessario allo svolgimento di attività indifferibili (cioè non prorogabili) di qualunque natura, anche di diritto privato o per motivi di sicurezza. Si prende atto che l’articolo 1, comma 1, lettera a) del DPCM 22 marzo 2020 (emanato ex articolo 3, comma 2, del Decreto Legge 6 del 2020) – senza alcuna distinzione territoriale e senza alcun riferimento ai menzionati provvedimenti regionali – ha puntualizzato, con efficacia sino al 3 aprile, che: «…le attività professionali non sono sospese…». Il nuovo intervento del Governo, ad evidenza, solleva delicati problemi di contrasto tra i due provvedimenti che non sarà facile districare e su cui ci si riserva di intervenire”.
In tale contesto, FNA ha già inoltrato richiesta di chiarimenti alle Regioni Lombardia e Piemonte.