[A cura di: ATC Torino] C’è la vicina che passa l’aspirapolvere a orari improbabili. Il vicino che tiene lo stereo a tutto volume. Bambini che giocano e schiamazzano in cortile a tarda sera. E poi c’è chi abbandona la spazzatura fuori dal cassonetto o si disfa di mobili ed elettrodomestici che non usa più lasciandoli negli spazi comuni, chi parcheggia l’auto dove non dovrebbe, chi porta a spasso il cane senza guinzaglio e non pulisce quando sporca in cortile. Ne nascono problemi di convivenza che, spesso, possono sfociare in vere e proprie liti.
A Torino, in aiuto agli abitanti delle case Atc arriva il Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale del capoluogo piemontese, con cui nel 2011 l’Agenzia ha stipulato un protocollo d’intesa per disciplinare questo tipo di interventi.
Agli accertamenti di routine (sono oltre 300 l’anno i casi di problemi di vicinato per i quali Atc chiede l’aiuto dei civich) si è aggiunto, a partire dallo scorso 7 ottobre, un ciclo di appuntamenti nei quartieri, sul modello di quanto già sperimentato con successo qualche anno fa. Gli agenti del Nucleo di Prossimità, dopo averli invitati mediante volantini affissi nelle bacheche condominiali e negli androni dei palazzi, hanno incontrato gli abitanti dei complessi più popolosi di case popolari (corso Taranto, via Sospello, corso Grosseto, corso Farini, via Arquata) per un ripasso del regolamento di condominio e per provare a risolvere i conflitti di pianerottolo.
Secondo dati nazionali, nel nostro paese sono 2 milioni “i dispetti” che i condòmini si concedono reciprocamente ogni anno. Di questi, 350 mila trovano una soluzione amichevole grazie al giudice di pace, mentre 200 mila finiscono addirittura in Tribunale. L’intervento del Nucleo di Prossimità, con un primo tentativo di conciliazione, serve proprio ad evitare di arrivare a questo punto. E molte liti si risolvono così con una stretta di mano.