[A cura di: FiscoOggi – Agenzia delle Entrate] Il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, pubblicato il 30 aprile 2020, disciplina le regole per l’accesso alla dichiarazione 730 precompilata da parte del contribuente e degli altri soggetti autorizzati.
Sono resi anche disponibili gli elementi a base della dichiarazione precompilata per l’anno di imposta 2019, le specifiche tecniche per la trasmissione telematica delle comunicazioni di richiesta e per la fornitura delle dichiarazioni.
Ancora più dati nella precompilata 2020 che, a partire dallo scorso 5 maggio, i contribuenti possono, per il momento, consultare.
Rispetto al 2019 sono arrivate nuove informazioni riguardanti le spese sanitarie e sono stati aggiunti i contributi previdenziali versati all’Inps per i lavoratori domestici, tramite il “Libretto di famiglia”.
La dichiarazione dei redditi con i dati precaricati dall’Agenzia quest’anno entra in scena con qualche giorno di ritardo rispetto alle consuete previsioni normative, che la vogliono in visione ai contribuenti, telematicamente, entro il 15 aprile dell’anno successivo al periodo d’imposta interessato (articolo 1, comma 1 del Dlgs n. 175/2014).
Lo slittamento al 5 maggio (dal 2021 la precompilata sarà resa disponibile dal 30 aprile) è dovuto agli interventi emergenziali adottati e alle proroghe disposte a causa della pandemia Covid-19, che hanno comportato tempi più lunghi anche per la predisposizione della precompilata (articolo 1, comma 4, Dl n. 9/2020).
A partire dal suo primo ingresso, diversi provvedimenti hanno individuato termini e modalità applicative in materia di dichiarazione precompilata, la platea dei destinatari, le modalità tecniche per consentire l’accesso diretto al contribuente, mediante i servizi telematici dell’Agenzia o, conferendo apposita delega, tramite il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale ovvero tramite un Caf o un professionista abilitato (in relazione alle quali modalità si è acquisito il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali).
Per entrare in contatto con il modello 730 o Redditi 2020 basta entrare nell’area riservata del sito delle Entrate e utilizzare una delle seguenti credenziali:
Con le credenziali dell’Agenzia o con Spid si può anche scegliere di operare in qualità di “tutore” o “genitore” per presentare la dichiarazione di un tutelato o di un minore, o in qualità di “erede” se si deve presentare la dichiarazione di una persona deceduta.
Il contribuente, per poter ricevere eventuali comunicazioni relative alla propria dichiarazione, dovrà inserire un indirizzo di posta elettronica valido, che provvederà ad aggiornare, nell’apposita sezione della propria area autenticata.
Il Coronavirus ha in parte riscritto il calendario della precompilata 2020:
L’Agenzia delle entrate, come ogni anno, ha predisposto un sito internet dedicato alla dichiarazione precompilata 2020.
All’indirizzo https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it/ sono presenti tutte le informazioni utili e i passi da seguire per accedere al modello precompilato e inviarlo direttamente e comodamente da casa.
Nel sito, inoltre, è presente l’elenco delle scadenze e altre utili sezioni quali: le principali novità del 2020, i vantaggi, le risposte alle domande più frequenti.
Ricordiamo, inoltre, che l’Agenzia delle entrate garantisce, in ogni caso, il servizio di assistenza ai cittadini attraverso i seguenti canali:
Assistenza telefonica: 800.90.96.96 da telefono fisso, 0696668907 (da cellulare) e +39 0696668933 per chi chiama dall’estero, operativi dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 17, e il sabato dalle 9 alle 13 (con esclusione delle festività nazionali).
In breve, ricordiamo che la precompilata presenta:
In particolare, riguardo agli oneri detraibili e deducibili (quadro E) siamo ormai abituati a trovare già al loro posto:
Insomma, è ormai lunghissimo l’elenco dei dati che finiscono nella dichiarazione dei redditi senza che il cittadino debba metterci mano rischiando di sbagliare.
La precompilata in visione dal 5 maggio, come già detto, ha fatto spazio a numerosi nuovi arrivati. La compagine più consistente riguarda le spese sanitarie. Da quest’anno sono aumentate le categorie del comparto medico che hanno dovuto inviare al Sistema tessera sanitaria i dati sulle prestazioni erogate ai loro pazienti nel 2019 e confluite poi direttamente tra le spese detraibili della dichiarazione dei redditi.
Il decreto Mef 22 novembre 2019 ha, inoltre, esteso l’obbligo di trasmissione a ulteriori categorie di professionisti e tecnici attivi in ambito sanitario. Tra questi, dietisti, igienisti dentali, fisioterapisti, tecnici della riabilitazione psichiatrica, podologi, biologi e tecnici ortopedici (vedi articolo “Altre spese sanitarie in precompilata: ri-stabilite le modalità di utilizzo”).
Incrementati, inoltre, i dati precaricati relativi ai contributi versati per i lavoratori domestici. Nello specifico, sono stati aggiunti i contributi previdenziali versati all’Inps tramite il “Libretto di famiglia”, le somme restituite all’Istituto di previdenza nel 2019, ma assoggettate a tassazione, anche separata, in anni precedenti e i rimborsi erogati dall’Inps (sempre nel 2019) relativi a oneri deducibili sostenuti in anni precedenti.
Il modello contiene, infine, come di consueto, i dati presenti nella Certificazione unica inclusi, da quest’anno, i compensi corrisposti per l’attività libero professionale intramuraria svolta dal personale dipendente del Servizio sanitario nazionale.