Il Comune calcola l’ammontare della Tari dovuta dal contribuente e invia l’avviso di pagamento. La base di calcolo della TARI è la superficie calpestabile, quindi i metri quadrati netti misurati al filo interno delle murature. Per l’utente è importante sapere che se la raccolta dei rifiuti non viene effettuata si ha diritti ad ottenere lo sconto.
In particolare, lo sconto sulla Tari viene riconosciuto in favore di quelle zone urbane in cui la raccolta non viene effettuata da molto tempo. La legge (comma 656 Legge 147/2013) prevede uno sconto dell’80% qualora ricorra una delle seguenti ipotesi:
• mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti: si pensi a un Comune che non abbia ancora affidato l’appalto ad una società per la raccolta dei rifiuti o ai numerosi casi di disfunzioni interne organizzative;
• effettuazione del servizio in grave violazione della disciplina di riferimento: è l’ipotesi in cui non viene rispettata la raccolta differenziata o in cui la raccolta avviene a singhiozzo;
• interruzione del servizio per scioperi o per altri motivi sindacali, o per imprevedibili impedimenti organizzativi.
Secondo la Cassazione, non basta il semplice fatto che per uno o due giorni non passi il camion dei rifiuti: vi deve piuttosto essere un «grave e perdurante disservizio», anche se non dipendente da colpa del Comune. Quello che rileva è infatti la disfunzione protratta nel tempo.
Inoltre è necessario che, dalla mancata raccolta, derivi un danno o anche un semplice pericolo alla salute delle persone o all’ambiente. Tale situazione deve essere certificata dall’autorità sanitaria, ossia dall’Asl.
In tali casi, dunque, per ottenere lo sconto sulla tassa rifiuti non bisogna dimostrare di aver subito un effettivo danno o di aver dovuto tenere le finestre chiuse a causa dei cattivi odori; né bisogna munirsi di fotografie che ritraggono i topi presenti in strada o attorno all’edificio. E’ sufficiente una certificazione dell’Asl o di altre autorità sanitarie da cui si evinca lo stato di pericolo, anche solo potenziale, per la salute pubblica. Insomma è sufficiente che servizio di raccolta della spazzatura non rispetti i basilari elementi che dovrebbero caratterizzarlo, indipendentemente da eventuali responsabilità del Comune.
Il contribuente sarà quindi tenuto a pagare solo il 20% della Tari. Si tratta di uno sconto obbligatorio, che il Comune non può negare.
Non sarà certo il Comune a chiedere di sua spontanea volontà l’importo in misura ridotta. L’istanza dovrà provenire dal cittadino ed essere indirizzata all’ufficio tributi del Comune. La domanda può essere presentata in carta semplice e spedita con raccomandata a.r, oppure consegnata a mani o inviata tramite Pec.
FONTE: La Legge per tutti