Secondo alcune prime anticipazioni, rilanciate in questi giorni dagli organi di stampa, l’intenzione di semplificare tutta la procedura per avviare le pratiche del superbonus è sempre più vicina.
In merito alla questione, sembrerebbe che il Governo stia già valutando una vera e propria rivoluzione del bonus edilizio.
In questo contesto che emerge chiaramente il bisogno di una vera e propria rivoluzione del Superbonus 110%, insieme ad una semplificazione delle procedure per poter ottenere il riconoscimento del bonus ai potenziali beneficiari.
A questo proposito, contestualmente si sta anche valutando una modifica della regolamentazione relativa alla certificazione di conformità urbanistica, che potrebbe essere cancellata totalmente.
In questo senso, potrebbe essere valutato anche l’affidamento ad un professionista che sarebbe chiamato per le pratiche legate all’asseverazione dei limiti di spesa e dell’accertamento delle regolarità e della sussistenza del requisiti tecnici.
Al fine di velocizzare l’avvio dei cantieri edili, le modifiche dovrebbero riguardare anche gli aspetti legati alla VIA, ovvero la cosiddetta Valutazione di impatto ambientale.
Fondamentale è la semplificazione della burocrazia, che rappresenta un vero ostacolo a tutto il sistema economico italiano, con intoppi e permessi che richiedono anche sei mesi di tempo. Quindi, scopo delle misure che il Governo adotterà è quello di accelerare l’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana, superando e cancellando gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus 110%
Infine, il Governatore Draghi si è anche impegnato a prorogare la misura. Queste le sue parole pronunciate ieri alla Camera: “Per il Superbonus al 110 per cento sono previsti, tra Pnrr e Fondo complementare, oltre 18 miliardi, le stesse risorse stanziate dal precedente governo. Non c’è alcun taglio. La misura è finanziata fino alla fine del 2022, con estensione al giugno 2023 solo per le case popolari. E’ un provvedimento importante per il settore delle costruzioni e per l’ambiente. Per il futuro, il governo si impegna a inserire nel ddl di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e sicurezza degli edifici”.