[A cura di: SoloAffitti – www.soloaffitti.it] Iniziano a vedersi le prime conseguenze del lockdown sul mercato immobiliare, in particolare per quanto riguarda gli affitti agli studenti universitari fuori sede. A presentare i dati, l’annuale report di SoloAffitti, dal quale si dovrebbe evincere anche il sentiment del pubblico di riferimento nei prossimi mesi (in particolare a partire da settembre).
Nelle città universitarie, il 65% delle richieste di riduzione del canone di affitto pervenute alle varie agenzie riguardava propri immobili affittati da universitari. Molte anche le richieste di risoluzione del contratto, poiché sin dal principio molti studenti hanno potuto contare sulla didattica a distanza e la situazione di forte incertezza li ha spinti a voler tornare nella città di origine, oltre che per ragioni affettive anche e soprattutto per motivi di risparmio economico. Il 42% delle agenzie ha rilevato una moderata crescita delle disdette inviate ai proprietari dagli studenti durante il lockdown e il 37,5% ha segnalato una forte crescita. Le agenzie interessate dal fenomeno sono state quindi complessivamente il 79,5%, con disdette all’ordine del giorno nella gran parte delle città italiane.
Il mercato si trova ora a vivere una situazione di incertezza generale, con la speranza che dai mesi di settembre-ottobre si possa registrare una ripresa sensibile. Se negli anni passati nei mesi estivi (solitamente già da luglio) migliaia di studenti in tutta Italia iniziavano la caccia alla stanza perfetta che li avrebbe accompagnati nel percorso di studi, quest’anno non sembra essersi ancora attivato il mercato. Il 75% delle agenzie ha riscontrato finora un forte calo di richieste da studenti, il 14,6% un calo moderato. Solo l’8,3% dichiara che la situazione sia sostanzialmente stabile.
“Il calo delle richieste era facilmente prevedibile visto il periodo – commenta Silvia Spronelli, CEO di Solo Affitti –. Questo dato potrebbe, però, essere semplicemente frutto di attendismo: è, infatti, plausibile ipotizzare almeno un parziale recupero a settembre, quando sarà più chiara agli studenti sia la situazione epidemiologica del paese, sia quali modalità didattiche sceglierà per le lezioni ciascun ateneo: se si proseguirà con la didattica a distanza o se si tornerà alle lezioni in aula, se riprenderanno le attività come i laboratori, borse di collaborazione presso gli atenei o se incominceranno i tirocini. Per valutare il reale stato del mercato e la sua eventuale ripresa dovremo aspettare settembre, in concomitanza con i test d’ingresso di diversi corsi di laurea. Nel frattempo, vista l’incertezza, diversi proprietari potrebbero garantirsi un reddito da locazione scegliendo di spostare l’immobile dal mercato degli studenti al target delle famiglie con figli, che ricercano immobili spaziosi e la cui richiesta non manca di certo”.
La quarantena ha avuto effetti anche sul costo degli affitti di stanze doppie e singole agli studenti, anche se tutto sommato limitati e molto diversificati tra le varie città. La media nazionale (306 € per una stanza singola, 214 € per un posto in stanza doppia) evidenzia una riduzione di circa il 2%, ma in alcune città come Milano, Roma e Napoli, si sono registrati aumenti anche importanti.
La città con il maggior incremento percentuale per le stanze doppie è stata Genova (+33%, pari a circa 50€ ), seguita da Napoli (+25%, 48 €), mentre per le singole l’incremento maggiore è a Rimini (+12%, 45 €) e Bologna (+10%, 33 €).
Moltissime le città che, al contrario, hanno ridotto il canone di locazione per le stanze affittate agli universitari. Per le doppie, la riduzione percentuale maggiore la avranno gli studenti di Padova (-32%, 80 €) e Trieste (-13%, 25 €). Nonostante la maglia nera per quanto riguarda le doppie, Genova fa registrare il maggior calo di costo per le singole (-17%, 50 €), seconda solo alla città di Modena (-23%, 75 €).
Milano e Roma sono le città in cui il prezzo per gli affitti delle stanze è maggiore. La singola costa mediamente 592 € a Milano (+3%), 429 € a Roma (+7%) e 425 € a Rimini (+12%). Il costo a persona di una doppia, invece, è di 421 € a Milano (+7% rispetto al 2019), 273 € a Roma (+6%) e 250 € a Bologna (-7%).
Come da alcuni anni a questa parte, rimangono di primaria importanza:
Va rilevato, infine, che l’emergenza sanitaria non ha radicalmente cambiato il rapporto degli studenti rispetto alla ricerca dell’alloggio in affitto. Infatti, a specifica domanda, le agenzie segnalano una crescita dall’anno scorso a quest’anno della ricerca di immobili non condivisi (es: monolocali o bilocali, anziché i classici appartamenti affittati per stanze) di soli 8 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Se lo scorso anno il 20% degli studenti si avvaleva di immobili in cui vivere in maniera totalmente autonoma, quest’anno la quota di studenti che scelgono di non condividere con altri i propri spazi sono saliti solamente al 28%.
Insomma, l’emergenza sanitaria non sembra aver cambiato radicalmente le abitudini di vita degli studenti fuori sede, almeno di quelli che sono certi di tornare nelle aule fisiche.