Non bastavano i prezzi di vendita degli immobili. Ora anche i canoni di locazione subiscono una forte frenata. Almeno è quanto ha registrato, a Napoli, il marketplace immobiliare Idealista, secondo cui nel capoluogo campano, nel secondo trimestre dell’anno, gli affitti sono scesi di un cospicuo 3,5% rispetto al trimestre precedente, attestandosi intorno ai 10 euro mensili.
In sostanza, stando ai dati del, il prezzo d’affitto medio degli immobili napoletani è tornato allo stesso valore che si registrava 12 mesi fa.
In un trimestre che ha visto i proprietari contenere se non abbassare le loro pretese, sono 3 le zone cittadine a evidenziare cali: si va dal meno forte di Fuorigrotta-Bagnoli (-1,9%), a Pianura-Soccavo-Camaldoli (-2,6%), al ribasso più consistente di Vomero-Arenella (-5,7%).
Si sono stabilizzate zone del Centro Storico (0,8%), Chiaiano-Zona Ospedaliera-Scampia (0,5%), Poggioreale-Vicaria (0,4%) e Capodimonte-Materdei-San Carlo all’Arena (0,2%).
Aumenti a Ponticelli-San Giovanni a Teduccio (13,3%) e Secondigliano-Capodichino (4,7%); vivaci anche le zone di pregio come Posillipo-Chiaia-San Ferdinando (3,7%).
A livello di quartiere il Vomero (-8,4%) è l’area che ha maggiormente sofferto il calo dei valori nel trimestre appena trascorso; seguito da San Lorenzo (-3,4%), Montesanto-Quartieri Spagnoli e Fuorigrotta entrabi con una percentuale di “sconto” pari al 3,2%. Ribassi contenuti sotto la soglia del 3% in San Carlo all’Arena-Ponti Rossi (-2,3%) e Pianura (-1,9%).
Nella classifica delle aree che sono cresciute di più segnaliamo: Rione Alto (9,3%), Mercato-Pendino (7%), nelle vicinanze di Corso Umberto, Soccavo (5,6%) e San Ferdinando (5,2%). Aunmenti anche a Posillipo (3,7%), Chiaia-Mergellina (3,4%), Chiaiano-Zona Ospedaliera (2,6%), Santa Chiara-Università (1,2%) e Arenella (0,7%).
Il centralissimo San Ferdinando (15,7 euro/mq), che si affaccia sul lungomare della città partenopea si conferma il quartiere con gli affitti più alti davanti a Santa Chiara-Università (14,8 euro/mq), Chiaia-Mergellina (14,5 euro/mq), Posillipo (13,8 euro/mq) e il Vomero (12 euro/mq).
Canoni decisamente più alla portata se ci si allontana dal centro, guardando ai quartieri San Carlo all’Arena-Ponti Rossi (9,8 euro/mq), Fuorigrotta (9,4 euro/mq), Soccavo (9,2 euro/mq).
I posti più economici della città sono Pianura (6,3 euro/mq) e Chiaiano-Zona Ospedaliera (7,7 euro/mq).
I prezzi delle abitazioni in affitto in Campania hanno segnato una leggera flessione pari allo 0,4% dopo i mesi primaverili, attestandosi a 6,4 euro mensili. Prezzi giù in 2 delle 5 province della regione del sud, con Caserta che ottiene la peggiore performance del trimestre (-6,4%), davanti ad Avellino (-2,1%) rispetto a marzo scorso. In controtendenza, crescono invece Napoli (1,4%), Benevento (1,7%) e soprattutto Salerno, con un incremento pari all’8,1%.
Nei capoluoghi di provincia campani trend in forte calo a Caserta (-9,9%), seguita da Napoli (-3,5%) e Avellino (-0,2%). All’opposto, trimestre in terreno positivo per Benevento (0,8%) e Salerno (2%).
Napoli è ad oggi il capoluogo dove affittare casa costa di più: 10 euro al metro quadro il prezzo delle locazioni per il centro campano, seguito a ruota da Salerno con 8,8 euro/mq. Più distanziati i comuni di Caserta (5,8 euro/mq), Benevento (5,3 euro/mq) e Avellino (5 euro/mq).
A differenza che a Napoli, nel resto d’Italia si è registrato un balzo avanti degli affitti, che sono cresciuti del 4,5% dopo i mesi primaverili, a una media di 9,6 euro/mq. Negli ultimi 12 mesi gli affitti nel nostro Paese hanno segnato un incremento del 5,5%.
Fatta eccezione per la Campania, in lieve calo dello 0,4%, le richieste dei proprietari aumentano in tutte le regioni italiane. Dopo la primavera, incrementi a doppia cifra per Basilicata (12,5%), Molise (12%), Valle d’Aosta (11,6%) ed Emilia-Romagna (11,2%).
Milano (1%) rimane la città con la spesa d’affitto più elevata d’Italia, con 19 euro/mq. Roma non fa segnare variazioni rispetto a una media di 13,2 euro mensili richiesti dai proprietari a inizio anno. Il mercato capitolino di mostra stabile anche nel confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso con pigioni sostanzialmente invariati anche su base annuale
Napoli (-3,5%) è in controtendenza rispetto all’andamento generale delle locazioni segnando un deciso calo dopo il secondo trimestre, che fissa il prezzo della locazione alla media cittadina di 10 euro mensili. I canoni nel capoluogo partenopeo sono stabili comunque rispetto a 12 mesi fa.
In un trimestre all’insegna dei rialzi per i canoni di affitto oltre il 70% dei capoluoghi analizzati segna aumenti. I rimbalzi più sensibili a livello trimestrale spettano a Bolzano (14%), Prato (13,4%), Reggio Emilia (11,5%) e Pavia (10,9%). All’opposto, Enna (-13,4%), Cosenza (-13%) e Caserta (-9,9%) sono le città con il saldo negativo maggiore.
Come detto, Milano si conferma la piazza più cara, con un prezzo di locazione pari a 19 euro di media mensili. Alle sue spalle Venezia (15,9 euro/mq) e Firenze (15,5 euro/mq) precedono Roma (13,2 euro/mq). I canoni più bassi d’Italia si trovano a Enna e Caltanissetta dove per l’affitto bastano 4,1 euro al metro quadro mensili.