BANCHE E INTERMEDIAZIONE IMMOBILIARE, FIAIP: “STOP ALLE INVASIONI DI CAMPO”
- Redazione
- 27 gennaio 2016
“Dopo l’audizione in Senato della Fiaip presso la decima Commissione Industria, sul tema del disegno di legge sulla Concorrenza, sono già molte le forze politiche ed è sempre più ampio lo schieramento di Senatori di maggioranza ed opposizione che ritengono come le banche che operano nell’intermediazione immobiliare, stiano effettuando di fatto un’attività di concorrenza sleale e di scarsa tutela nei confronti dei clienti/correntisti per l’attività di mediazione immobiliare”. A sottolinearlo è la stessa federazione degli immobiliaristi, che denuncia “il rischio di oligopolio delle banche” e chiede al premier Renzi “se è intenzione dell’Esecutivo appoggiare, ancora una volta, alcune banche che hanno fatto ingresso nell’immobiliare per condizionare il mercato, oppure, se Palazzo Chigi ritenga di voler adottare nuove iniziative volte ad evitare l’insorgere di nuovi conflitti di interessi e concentrazioni da parte delle banche nell’ immobiliare”.
“Non comprendiamo – dichiara Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip – come si possa prevedere nel medesimo testo del Ddl Concorrenza da un lato la necessità di favorire la mobilità della clientela bancaria attraverso la garanzia di un’effettiva trasparenza e completezza informativa, e poi invece, dall’altro, non tenere conto delle medesime garanzie rispetto al recente ingresso di alcune banche nel settore dell’intermediazione immobiliare. Oltretutto, il possesso di informazioni di natura patrimoniale e reddituale dei correntisti può compromettere la possibilità, per questi ultimi, di compiere scelte autonome, con particolare riferimento alla vendita dei propri immobili sollecitata, con tutta probabilità, dal debito contratto con la banca stessa o dalla subordinazione ad essa per ottenere la concessione di mutui o di altri prodotti bancari”.
Nel rapporto con le nuove realtà bancarie-immobiliari, conclude Righi, “il cliente difficilmente potrà sentirsi realmente libero di scegliere casa e mutuo in modo autonomo ed incondizionato anche a fronte di un’asserita correttezza di comportamento da parte della banca. Sono solo due o tre le banche che hanno deciso di invadere il campo immobiliare. Quindi, il nostro non è un attacco al sistema bancario, ma solamente a quegli istituti di credito che invece di finanziare le imprese e i professionisti pensano di prendere il loro posto nel settore immobiliare”.