[A cura di: Casa.it]
All’indomani dell’esito del referendum britannico che ha sentenziato l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, si aprono nuovi rischi e opportunità anche per il mercato immobiliare.
Secondo Alessandro Ghisolfi, responsabile del centro studi di Casa.it: “L’uscita della Gran Bretagna dalla Ue avrà sicuramente un impatto, negativo o positivo a seconda dei punti di vista, sul mercato immobiliare. Da oltre 30 anni Londra è considerata il punto di riferimento per gli investimenti nel mattone, sia da parte dei top spender privati che dei principali fondi di equity (privati e pubblici) mondiali. Il valore degli investimenti immobiliari è ovviamente legato all’economia del Paese e ora, soprattutto, al tasso di cambio della sterlina. Sarà opportuno guardare alle possibili reazioni, una volta passato lo shock dell’esito del referendum. Tuttavia è facile intuire che se la sterlina perderà molto terreno nei confronti di dollaro e euro, per chi ha investito in questi anni si presenterà uno scenario poco attraente, mentre per chi avrà voglia di rischiare, le occasioni per fare shopping immobiliare non mancheranno”.
Ma che cosa accadrà al settore immobiliare nel suo complesso? “Se i danni all’economia reale si avverassero come hanno sempre sostenuto i contrari alla Brexit – commenta Ghisolfi – allora il mercato del mattone ne subirebbe le conseguenze peggiori. Intanto, già oggi non pochi potenziali acquirenti di case si sono fermati e hanno rinviato la loro decisione, in attesa di capire meglio cosa succederà. Il fatto è che il percorso di uscita di un Paese membro dall’Ue va negoziato. Si tratta di un processo che durerà, nella migliore delle ipotesi, almeno due anni. Due anni di incertezza, quindi non il meglio per i mercati, durante i quali, peraltro, il Regno Unito continuerà a essere contributore netto dell’Ue. Sul fronte delle case vacanza, gli impatti peggiori li potremo subire sul nostro territorio nell’ipotesi che la sterlina si svaluti fortemente. Il flusso di inglesi alla ricerca della casa da comprare in Italia si ridurrebbe notevolmente così come di chi viene in affitto. Per noi che decidiamo di passare le vacanze in Inghilterra, invece, le cose potrebbero migliorare dal punto di vista sia dei canoni di locazione che del costo della vita”.