Nel mese di agosto, il quadro relativo al numero di interrogazioni registrate sul Sistema di informazioni creditizie di CRIF relativamente alle richieste di credito da parte degli italiani risulta contrastante. Da un lato si evidenzia una crescita dei prestiti personali e finalizzati, che rispettivamente hanno fatto registrare un +5,5% e un+5,0%, dall’altro mutui e surroghe fanno registrare una ulteriore brusca frenata, con una flessione del -14,4% rispetto allo stesso mese del 2016. Prosegue, peraltro, il percorso di crescita degli importi medi richiesti, sia per i mutui (+2,3%) che per i prestiti personali (+4,9%) e finalizzati (+9,1%).
Queste quanto emerge dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF in merito all’andamento delle domande di credito (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) contribuite in EURISC, il Sistema di informazioni creditizie di CRIF, che raccoglie i dati relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie.
Dopo un primo trimestre dell’anno che aveva visto una sostanziale conferma dei volumi di richieste dell’anno precedente, i mesi successivi hanno fatto segnare cali importanti e anche agosto conferma questo trend, con un eloquente -14,4%. La performance registrata nell’ultimo mese contribuisce a determinare una contrazione del -7,4% nell’aggregato dei primi 8 mesi dell’anno rispetto al medesimo periodo 2016.
È evidente che dopo la forte crescita registrata negli anni passati, grazie soprattutto alla spinta delle surroghe, la restrizione del bacino dei potenziali mutuatari interessati alla rottamazione del vecchio mutuo si stia riflettendo sui volumi di richieste. In questo contesto, va però segnalato che da oltre un anno prosegue la tendenza a richiedere importi sempre più elevati, con un valore medio che nel mese di agosto ha registrato una crescita del +2,3%, attestandosi a 126.650 euro.
Al contempo, la preferenza degli italiani si indirizza sempre più verso piani di rimborso superiori ai 15 anni, che spiegano complessivamente il 70% delle richieste. Nello specifico, la classe compresa tra i 15 e i 20 anni raccoglie da sola il 24,4% del totale.
“L’andamento delle richieste di credito da parte delle famiglie in agosto riflette il trend contrastato che ha caratterizzato tutta la prima parte dell’anno, e questo non consente di delineare con assoluta chiarezza un quadro prospettico – commenta Simone Capecchi, executive director di CRIF -. Nonostante i tassi applicati risultino ancora allettanti e il mercato del credito al consumo europeo stia registrando le migliori performance degli ultimi 10 anni, in Italia il comparto viaggia a due velocità, con il progressivo consolidamento dei prestiti, sospinti anche dalla ripresa dei piani di spesa delle famiglie, a fronte del trend dei mutui che sembra segnare il passo dopo le brillanti performance degli ultimi anni a causa del ridimensionamento delle surroghe. Conforta, però, la costante crescita degli importi medi richiesti per tutte e tre le forme tecniche considerate, indice di una maggiore capacità di spesa da parte delle famiglie. Di questo gli istituti di credito dovranno tenere conto per sviluppare e ampliare la proposizione delle nuove offerte, rimanendo però attenti alla verifica della sostenibilità finanziaria dell’operazione in ottica credito responsabile”.