Piccolo, ma comunque interessante, soprattutto in ottica di prospettiva, segnale di recupero per i prezzi delle case di seconda mano, che nel mese di aprile, secondo le rilevazioni effettuate dal portale Idealista.it, hanno fatto segnare un incremento dello 0,2% rispetto a marzo, attestandosi a 1.873 euro/mq. Se si fa riferimento all’analogo periodo dello scorso anno, quando il prezzo era di 1.966 euro al metro quadro, la contrazione resta comunque del 4,2%, anche a causa del ribasso dell’1,3% verificatosi nel primo trimestre 2017.
REGIONI
In un mercato ancora caratterizzato da opposte tendenze, i prezzi sono aumentati in 10 regioni su 20. Il balzo più significativo spetta al Lazio (1,8%) seguito da Toscana (1,4%) e Abruzzo (0,9%). Al contrario il Molise (-4,1%) segna la maggiore battuta d’arresto, seguita da Umbria (-3,2%) e Friuli Venezia Giulia (1,8%). Con una media di 2.644 euro al metro quadro, la Liguria è la regione più cara, seguita da Lazio (2.531euro/mq) e Valle d’Aosta (2.468 euro/mq). La Calabria (923 euro/mq) è la regione più economica, davanti a Molise (1.030 euro/mq) e Sicilia (1.182 euro/mq).
PROVINCE
A livello provinciale persiste una leggera prevalenza di segni meno ad aprile, con 54 aree in saldo negativo contro 48 in trend positivo, mentre i prezzi sono invariati a Bologna, Ravenna e Siracusa. I rimbalzi maggiori del periodo si registrano a Belluno (8,4%), Crotone (6,2%) e Trapani (4,2%). La tendenza ribassista è guidata da Gorizia (-6%), Brindisi (-5,2%) e Campobasso (-5%).
Due le province italiane dove il mattone vale più di 3mila euro al metro quadro: sono Savona (3.323 euro/mq) e Bolzano (3.152 euro/mq). Dall’altra parte del ranking dei valori residenziali, Biella rimane fanalino di coda con 660 euro. Altre 14 province presentano prezzi inferiori ai 1.000 euro al metro quadro, da Caltanissetta (801 euro/mq) a Frosinone (989 euro/mq).
CAPOLUOGHI
I capoluoghi che presentano la variazioni più sensibili sono Vicenza (4,7%), Crotone (4,5%) e Pistoia (4,3%) da un lato, mentre i ribassi più marcati sono quelli di Novara (-7,9%), Rovigo (7,1%) e Benevento (-4,3%). Nonostante il rialzo tendenziale di aprile, rimane una leggera prevalenza di capoluoghi in terreno negativo, ma i centri maggiori vanno pressocché tutti verso la stabilizzazione o la ripresa dei valori a eccezione di Bari (-1%), Cagliari (-0,4%) e Roma (-0,2%) dove i prezzi calano ancora. Per il resto si va da un timido recupero a Napoli e Firenze, entrambe con un più 0,2%, ai rimbalzi più decisi di Bologna (1,5%), Milano (1,7%), Torino (2,1%) e soprattutto Palermo (3,1%), cui spetta la migliore performance tra i grandi capoluoghi di regione.
La graduatoria dei prezzi continua ad essere comandata da Venezia, con i suoi 4.358 euro al metro quadro, davanti a Firenze (3.446 euro/mq) e Milano (3.404 euro/mq). Ultima nella graduatoria stilata dal portale Idealista è Biella (707 euro/mq) davanti a Caltanissetta (798 euro/mq) e Gorizia (872 euro/mq).