Un calo tutto sommato contenuto quello dei prezzi delle abitazioni nel primo trimestre 2020. Ma gli effetti dell’emergenza Coronavirus devono ancora farsi sentire e sono quelli, ovviamente, a preoccupare.
È quanto emerge dal report del portale specializzato Idealista, secondo cui le quotazioni delle case hanno segnato un calo dello 0,4% nel corso del primo trimestre del 2020. Il prezzo dell’usato si attesta ora a 1.699 euro al metro quadro (decremento annuale del 2%).
Per Vincenzo De Tommaso, responsabile Ufficio studi di Idealista, “l’ultimo rapporto riflette l’evoluzione dei prezzi delle abitazioni in vendita durante il primo trimestre dell’anno, quindi l’effetto della situazione di emergenza nazionale attuale si riflette appena nelle cifre. Anche così, i dati contemplano una certa lentezza del mercato nel corso di questo primo trimestre, con prezzi sostanzialmente stabili in zone sempre più vaste del Paese, con lievi variazioni intorno all’1%.Lo scenario che si presenta dopo il periodo di quarantena è di totale incertezza, molto probabilmente vedremo riduzioni nei prezzi delle abitazioni usate, la cui entità dipenderà dalla durata e dalla profondità della crisi, oltre alla capacità di ripresa dell’economia italiana”
Dopo i mesi invernali sono aumentate le regioni che hanno visto i prezzi salire rispetto al trimestre precedente passando da 4 a 8: i maggiori aumenti si sono registrati in Liguria e Piemonte, entrambe con un incremento dei valori pari all’1,2%, davanti al Veneto (1,1%). Prezzi in calo nel resto delle regioni italiane con i ribassi maggiori in Valle d’Aosta (-2,8%) e Marche (-2,5%), seguite da Molise (1,4%), Sicilia (-1,3%) e Campania (-1,1%). Tutti gli altri cali sono compresi tra il -1% dell’Abruzzo e il -0,1% dell’Emilia Romagna.
La Valle d’Aosta è la regione più cara con i suoi 2.499 euro/m². La seguono Liguria (2.477 euro/m²), Trentino Alto Adige (2.386 euro/m²) e Toscana (2.210 euro/m²). Dal lato opposto del ranking, le regioni più economiche sono Calabria (904 euro/m²), Molise (934 euro/m²) e Sicilia (1.060 euro/m²).
Rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso crescono sensibilmente le province in terreno positivo, salite al 44% del totale; 51 mercati segnano variazioni contenute tra il -1% e l’1%; fluttuazioni sempre più contenute anche agli estremi dove la provincia di Belluno (3%) segna la performance migliore, seguita da Novara e Ragusa, entrambe con un incremento de 2,4%. All’opposto i maggiori ribassi spettano a Vibo Valentia (-5,4%), Gorizia (-4,3%) e Rimini (-3,7%).
Il ranking delle province più care è guidato da Bolzano (3.489 euro/m²), davanti a Savona (3.081 euro/m²). Dietro di esse troviamo Firenze (2.844 euro/m²), Imperia (2.617 euro/m²) e Aosta (2.499 euro/m²). Nella parte bassa del ranking troviamo Biella (648 euro/m²), Caltanissetta (733 euro/m²) e Isernia (767 euro/m²).
A livello di capoluogo l’indice generale dei prezzi segna un’importante inversione di tendenza con recuperi nella maggior parte dei mercati cittadini (56% del totale). Anche per quanto riguarda le città c’è una crescente tendenza alla stabilizzazione dei prezzi come dimostrano le variazioni sempre più contenute dei 107 centri monitorati.
Milano (7,9%) traina il mercato con una crescita sostenuta anche nel primo trimestre. Alle sue spalle si segnalano i rimbalzi significativi di Reggio Calabria (4,4%), Treviso (3,8%) e Torino (3,6%).
Tra i grandi mercati, solo Genova e Palermo hanno registrato contrazioni nel primo trimestre, con le aspettative dei proprietari ridotte rispettivamente dello 0,9% e 0,7%. Bologna (2,6%), Bari (2,1%), Roma (1,2%), Firenze (1,1%) e Napoli (0,2%) segnano tutte incrementi dopo i mesi invernali.
Le variazioni negative più marcate del periodo si sono prodotte a Cuneo (-6,1%), e Chieti (-4,9%). Cali fino al 4% a Benevento, Enna e Lecce.
Venezia rimane la regina dei prezzi di vendita della penisola con 4.501 euro al metro quadro, davanti a Firenze (3.982 euro/m²) e Milano, che continua a scalare posizioni nel ranking piazzandosi sul terzo gradino del podio con i suoi 3.643 euro al metro quadro. Nella parte bassa del ranking Biella (717 euro/m²) è la piazza con i prezzi delle case più bassi d’Italia davanti a Caltanissetta (773 euro/m²) e Ragusa (855 euro/m²).