Giù, sempre più giù. Nuovo calo per i prezzi delle abitazioni usate che, dopo la riduzione registrata a luglio, scendono anche nel mese di agosto (-0,4%), attestandosi, secondo le rilevazioni del portale specializzato Idealista, a 1.720 euro/mq, con un andamento tendenziale annuo pari a -3,1%.
Il mese di agosto ha osservato cali in 8 regioni italiane su 20: la peggiore performance spetta al Piemonte (-1,4% rispetto a luglio), seguito da Lombardia e Liguria che perdono lo 0,8%. Calo dello 0,7% per le abitazioni in vendita in Sicilia.
A parte Basilicata ed Emilia Romagna, dove i prezzi permangono stabili rispetto al mese precedente, le regioni che segnano i rincari maggiori ad agosto sono Sardegna (1%), Friuli-Venezia Giulia (1,5%) e Valle d’Aosta (5,5%).
Proprio in virtù dell’ultimo incremento, la Valle d’Aosta (2.527 euro/mq) diventa la regione con i prezzi di richiesta più elevati d’Italia, davanti a Liguria (2.493 euro/mq) e Trentino-Alto Adige (2.357 euro/mq), in un ranking che vede nella parte bassa della graduatoria Sicilia (1.079 euro/mq), Molise (940 euro/mq) e a chiudere la Calabria con 919 euro.
In controtendenza rispetto al trend generale dei prezzi, i mercati provinciali [1]evidenziano valori in tendenziale incremento in oltre la metà delle macroaree rilevate. Le variazioni sono contenute tra il meno 1% e l’1% in oltre il 70% delle province italiane. Agli estremi delle variazioni troviamo Aosta (5,5%) e Trieste (3%) e Potenza (2,7%). Dal lato opposto Barletta-Andria-Trani (-2,6%), Siracusa (-2,4%) e Torino (-2%) segnano in cali maggiori.
Il dato relativo alla provincia di Sassari registra una variazione anomala dovuta alla revisione cartografica dei confini provinciali della Sardegna.
Tra tutte le province Bolzano (3.375 euro/mq) è la più cara d’Italia davanti a Savona (3.113 euro/m2) e Firenze (2.825 euro/m2). Biella, con 668 euro al metro quadro presenta i prezzi più bassi davanti a Caltanissetta (747 euro/m2) e Isernia (808 euro/m2).
Tendenza ancora contrastata a livello dei 109 capoluoghi di provincia monitorati nell’ultimo mese, con 52 centri in saldo positivo contro 51 in terreno negativo; 6 i comuni che non hanno segnato variazioni. Treviso (5,4%), guida la serie di rialzi davanti a Rieti (3,3%) e Andria (3%). Siracusa registra il calo più sensibile con un meno 3,7%, davanti ad Agrigento e Frosinone che segnano un ribasso del 2,8%
Tra i grandi mercati, aumenti a Milano e Roma, entrambi con un rimbalzo dello 0,5%; timidi recuperi per Napoli (0,2%) e Firenze (0,1%). In ribasso rispetto a luglio Bologna (-1,2%) e Genova (-1,3%). Torino (-2,1%) è il capoluogo con il calo maggiore.
Venezia (4.459 euro/mq) rimane la piazza più cara, davanti a Firenze (3.902 euro/mq) e Bolzano (3503 euro/mq), che precede a sua volta Milano (3.379 euro/mq). Nella parte bassa del ranking dei valori troviamo Agrigento (881 euro/mq), Ragusa (857 euro/mq) e il fanalino di coda Caltanissetta con i suoi 762 euro al metro quadro.