[A cura di: Idealista – www.idealista.it] Prezzi delle abitazioni di seconda mano ancora in calo in Italia nel corso del mese di febbraio, con una flessione dello 0,3%, che fissa il prezzo medio a 1.806 euro/mq. Se si considera il dato di febbraio 2017 (1.888 euro/mq), il calo anno su anno è di 4,4 punti percentuali. È quanto si evince dall’indagine effettuata dal portale immobiliare Idealista.
La maggior parte delle regioni segnano battute d’arresto, con i cali più significativi in Valle d’Aosta (-2,9%), Emilia Romagna (-1,4%) e Sicilia (-1,2%). Prezzi invariati rispetto a gennaio per Puglia, Calabria e Trentino Alto Adige. Lazio e Campania, entrambe con un incremento dello 0,7%, sono le regioni dove le aspettative dei proprietari sono cresciute di più, insieme a Toscana (0,3%) e Friuli Venezia Giulia (0,2%)
A livello di valori nominali, la Liguria si conferma regione più cara d’Italia per i prezzi delle case con una media di 2.597 euro al metro quadro, seguita da Lazio 2.395 euro/mq e Trentino Alto Adige 2.373 euro/mq. Sul fondo della graduatoria dei valori stazionano Calabria, con 898 euro al metro quadrato, Molise (1.005 euro/mq) e Sicilia (1.125 euro/mq).
La situazione in provincia conta 63 aree con variazioni negative sulle 106 monitorate complessivamente. I cali più marcati a febbraio spettano a Pavia (-6,0%), seguita da Lecco (-5,7%) e Rimini (-5,2%). I rimbalzi maggiori si sono registrati a Cremona (7,3%), Gorizia (5,2%) e Catanzaro (3,7%). Il ranking delle province più care vede in testa Savona (3.377 euro/mq), seguita da Bolzano (3.164 euro/mq) e Imperia (2.698 euro/mq). Nella parte bassa della graduatoria troviamo 17 macroaree con valori che non superano i mille euro al metro quadro, da Taranto (988 euro/mq) al fanalino di coda Biella, con i suoi 643 euro al metro quadro.
Il trend ribassista domina anche in città, con 58 centri in terreno negativo contro 48 in terreno positivo nel mese di febbraio. Ai due estremi della scala proseguono variazioni di una certa entità, in particolare nei capoluoghi più piccoli, come evidenziano i ribassi di Vercelli (-7,9%), Barletta (-4,7%), Teramo e Ragusa, entrambe con un calo medio del 4,1%; dall’altro lato gli incrementi di Catanzaro (7,2%), Campobasso (5,7%) e Belluno (5,4%). Nei grandi centri si va verso una graduale ripresa dei valori in città come Milano (2,7%), Torino (1,9%), Firenze (0,6%); pressoché stabili i prezzi a Roma (-0,1%), male Napoli con un calo dell’1,5%.
Nella graduatoria dei prezzi Venezia (4.367 euro/m q) è la città più cara davanti a Firenze (3.478 euro/mq) e Bolzano (3.434 euro/mq). Ultima nella graduatoria stilata dal portale idealista è Biella con 722 euro al metro quadro davanti a Caltanissetta (740 euro/mq) e Agrigento (825 euro/mq).