Il pericolo della prematura scomparsa del Decreto Bersani (quello, per intendersi, che aboliva le penali per l’estinzione anticipata dei mutui sulla casa) pare scongiurato. E (oltre ovviamente ai mutuatari) anche le associazioni dei consumatori tirano un sospiro di sollievo.
A cantare vittoria sono, in primis, Elio Lannutti e Rosario Trafiletti, presidenti di Adusbef e Federconsumatori: “Dopo l’allarme che avevamo lanciato circa il rischio di reintroduzione delle penali nel caso di estinzione anticipata dei mutui, ora il Governo sembra aver cambiato idea. Dal testo aggiornato dello Schema di Disegno di Legge recante delega al Governo per il recepimento delle Direttive Europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione Europea – Legge di delegazione europea 2015 emerge, infatti, che è stata eliminata ogni traccia dei cosiddetti indennizzi equi ed obiettivi inizialmente previsti”.
Ma non è presto per rallegrarsi? “Ovviamente, bisogno attendere che il Decreto venga approvato, per avere così la certezza che questo rischio sia stato sventato definitivamente – aggiungono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti -. Intanto però diamo atto al Governo di aver operato nell’interesse dei cittadini, eliminando una disposizione che avrebbe, di fatto, reintrodotto le penali a carico di coloro che avessero voluto estinguere anticipatamente il proprio mutuo, la cui applicazione era stata vietata all’indomani della Riforma Bersani. Non dimentichiamo, a tale proposito, che i mutuatari italiani già pagano salatissime penali, per tutta la durata del mutuo. I tassi applicati in Italia risultano, infatti, più elevati dallo 0,9 all’1,3% rispetto alla media europea. Percentuali che equivalgono a circa 18.000 – 22.000 euro in più. Ci auguriamo che Governo, che si è mostrato sensibile al tema della reintroduzione delle penali, ora faccia altrettanto per armonizzare e rendere meno squilibrati i tassi per i mutui nel nostro Paese”.