È già iniziata con i primi Road Show, che attraverseranno l’intera Penisola, la collaborazione sinergica tra le oltre 11mila agenzie immobiliari associate a Fimaa-Confcommercio e i promotori creditizi MedioFimaa, gli agenti in attività finanziaria MedioConsumer e i broker assicurativi MedioInsurance per offrire ai clienti-consumatori consulenza specializzata e rendere più efficace il processo di compravendita immobiliare: dalla concessione del mutuo, all’assicurazione, ai prestiti personali fino alla cessione del quinto.
“L’accordo – commenta il presidente nazionale Fimaa Valerio Angeletti – è stato voluto fortemente tra le parti e si basa sul modello dell’agenzia immobiliare multiservizi, dove ogni professionista offre consulenze specializzate per il proprio ramo di competenza. Oggi, una delle ricette vincenti, anche nei confronti della concorrenza dei grandi colossi bancari, è quella di offrire al cliente-consumatore intenzionato alla compravendita di un immobile tutti i servizi, finanziari ed assicurativi, connessi alla filiera”.
Di pari vedute è anche il presidente di MedioFimaa Mauro Danielli: “Abbiamo da sempre ritenuto centrale, nella nostra politica di distribuzione di servizi e prodotti creditizi, l’importanza di collocare l’agenzia al centro della catena che crea valore. Allora è sensato e logico, in un’ottica orientata alla soddisfazione e alla tutela del cliente, pensare che tali servizi possano essere resi disponibili all’interno dell’agenzia. E per questo motivo che abbiamo condiviso con Fimaa – Confcommercio un accordo triennale”.
Infine, da Valerio Angeletti, un’ultima stoccata contro le banche: “Il progetto Agenzia Immobiliare al Centro rafforza la capacità competitiva degli operatori specialisti della mediazione, preoccupati dall’ingresso dei grandi istituti di credito nel settore dell’intermediazione immobiliare. Nell’attuale scenario di mercato, dove le piccole agenzie immobiliari si trovano a competere contro i colossi bancari, anche gli operatori Fimaa-Confcommercio denunciano il rischio di mancanza di terzietà delle banche e chiedono, infatti, all’Antitrust che gli istituti di credito scesi in campo giochino la partita rispettando le medesime regole dei professionisti della mediazione”.