Preso d’assalto. Tra gennaio 2015 e dicembre 2016 il “Fondo di garanzia prima casa”, frutto di un’intesa tra Mef e Abi e che vede la collaborazione di 167 banche e intermediari, ha ricevuto ben 14.000 richieste, per un valore dei mutui superiore a 1,6 miliardi di euro. Di essi, oltre 1,2 miliardi sono già stati concessi, e 387 milioni sono in attesa di essere erogati. Partito con una dotazione di 650 milioni di euro, il Fondo si conferma un utile strumento di accesso al credito per l’acquisto dell’abitazione principale. Ad oggi le richieste sono giunte in prevalenza da giovani di età inferiore a 35 anni (il 63%), pur se non sussistono limiti di età per accedervi.
Tra le ragioni per cui questo strumento funziona così bene, c’è il fatto che le banche non possono richiedere ulteriori garanzie ai mutuatari, oltre a quella ipotecaria. Il Fondo prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale dei mutui ipotecari (fino a 250.000 euro) erogati per l’acquisto (anche con interventi di ristrutturazione e per l’accrescimento dell’efficienza energetica), degli immobili adibiti a prima casa. La garanzia può essere richiesta per l’acquisto di immobili di qualsiasi metratura, purché non di lusso, da soggetti, senza alcun limite di reddito e di età, che alla data di presentazione della domanda non risultino proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli ricevuti per successione o che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. La lista delle banche aderenti è consultabile presso il sito di Consap, dal quale è possibile scaricare anche il modulo di domanda.