[Intervista di: Vincenzo Perrotta]
Nei giorni scorsi Quotidianodelcondominio ha presentato il progetto Fiaip è Donna. Ma in che cosa consiste, nel dettaglio, l’iniziativa avviata dalla federazione immobiliaristi? Lo abbiamo chiesto a Sabrina Cancellieri, vicepresidente nazionale Fiaip con delega alla Cultura e coordinatrice nazionale della nuova attività.
Sabrina Cancellieri, come nasce il progetto FèD? Quali sono le fonti di finanziamento? È possibile quantificare le risorse messe in campo?
1) FèD nasce per valorizzare, sostenere e supportare le attività imprenditoriali delle donne che come me svolgono l’attività di agente immobiliare. Nasce dopo una riflessione su questo momento particolare del mercato, in cui si trovano tante difficoltà nel portare avanti delle attività, quindi c’è la necessità di sviluppare nuove opportunità per le nostre associate e per le tante donne che sono in questo momento anche disoccupate: per offrire a queste persone l’opportunità di potersi avvicinare alla nostra attività, che peraltro viene svolta da un’alta percentuale di donne. Il fine, in sostanza, è quello di incoraggiare le donne a una maggiore, più moderna e adeguata partecipazione alla vita sociale del nostro Paese, attraverso sostegno creazione e sviluppo di nuove imprese.
Strutturalmente, invece, FèD è un comitato di Fiaip che associa agenti immobiliari e tante donne (30% oggi degli associati). Personalmente, in questi anni ho ricoperto diversi ruoli nella dirigenza Fiaip. Mi sono posta l’obiettivo di dare ulteriori opportunità a tante colleghe donne che svolgono questa attività e spesso si trovano di fronte a difficoltà nel trovare o reperire opportunità per modernizzare le proprie strutture e comunque affacciarsi al mercato in maniera più funzionale.
Quali sono i requisiti per aderirvi? E in che modo il progetto FèD si integra alla legge 215/92 sull’imprenditoria femminile?
Praticamente il progetto è aperto a tutte le associate Fiaip, quindi anche a coloro che beneficiano delle agevolazioni previste dalla normativa 215 del ’92, che sostiene e incentiva le imprese in rosa). Dunque saranno coinvolte tutte le colleghe che hanno costituito la loro attività dopo il 22 marzo del 1992 (e sono la maggioranza): attività gestite prevalentemente da donne, società sia di persone o cooperative costituite almeno dal 60% di donne e società di capitale, (dove il capitale spetta per due terzi a donne e gli organi amministrativi sono composti per 2/3 da donne).
FèD si costituirà di comitati provinciali che, a loro volta, si riuniranno in comitati regionali ed entrambi verranno coordinati da un comitato nazionale, costituito in occasione dell’ultimo consiglio nazionale Fiaip.
Per quanto riguarda la durata, non abbiamo posto limiti temporali. Il progetto costituirà un nuovo e ulteriore canale per la nostra federazione. Opererà come laboratorio permanente per progettare nuove esperienze, all’avanguardia nelle attività di promozione dell’imprenditoria femminile e dell’occupazione in genere, per la presentazione di progetti per le imprese del comparto immobiliare, con la volontà di integrarsi con attività e iniziative già realizzate da altri soggetti anche a livello provinciale e regionale, nazionale o internazionale, e collaborare come interlocutore positivo con le istituzioni, nei vari ambiti. Per questo FèD è un’organizzazione presente appunto sui tre livelli (provinciale, regionale e nazionale); poi ci confronteremo con il contesto comunitario e internazionale, al fine di utilizzare tutte le risorse disponibili per promuovere nuove azioni di sostegno per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile.
Riguardo, invece, alle risorse, contiamo molto sulla nostra rete capillare di associati presente su tutto il territorio. Ci stiamo movendo per costituire nuovi comitati ai vari livelli che rispecchiano l’organizzazione federale e dei comitati per l’imprenditoria femminile istituiti presso tutte le camere di commercio italiane. Abbiamo costituito il comitato nazionale e contiamo anche soprattutto sulla rete di rapporti già costituita con Fiaip tramite adesione ad associazioni di settore comunitarie (Cepi Cei – che si sono unite) e a livello internazionale con il Nar.
Scendendo più nel dettaglio, quali sono le azioni previste dal progetto per agevolare l’ingresso delle donne nel mercato degli agenti immobiliari?
Innanzitutto prevediamo di intervenire sia nella fase di creazione di nuove imprese al femminile – quindi nell’avvio di nuove attività, nella rilevazione di attività già esistenti, nello sviluppo di progetti aziendali innovativi, nell’acquisto di servizi reali – sia sul versante della qualificazione professionale delle donne imprenditrici (con corsi di formazione, assistenza e consulenza) rivolti alle giovani donne in attività e non.
Vorremmo intervenire anche nella creazione di nuove imprese attraverso la predisposizione di pacchetti che contengano tutte le attività necessarie per svolgere la nostra professione, in linea con le attuali normative, per programmare più agevolmente e con criterio le richieste di agevolazione: predisporre, insomma, una sorta di agenzia moderna e professionale attraverso servizi di cui già disponiamo, che le giovani disoccupate o agenti immobiliari che vogliono riqualificarsi o sviluppare l’attività in maniera più moderna e professionale, possono acquistare sviluppando contestualmente progetti per attingere ai fondi disponibili. L’obiettivo è che questi pacchetti contengano tutte le attività necessarie per svolgere in maniera professionale.
Ma nell’ambito dei progetti aziendali innovativi vorremo intervenire anche attraverso l’internazionalizzazione delle agenzie, da attuare mediante costituzione di reti di interscambio con le colleghe straniere, già consolidate con la federazione, favorendo l’inserimento di stage formativi obbligatori e l’avvio di un portale immobiliare di interscambio per favorire lo sviluppo internazionale delle nostre imprese.
Si diceva che sarà posto l’accento anche sul tema della formazione.
È in programma un progetto di formazione e aggiornamento continuo a beneficio delle agenti immobiliari donne, a servizio e a integrazione del percorso formativo previsto dalla legge 39/89, ritenuto da Fiaip ormai insufficiente per poter svolgere in maniera professionale la nostra attività. Quindi attraverso il progetto di formazione continua di FèD si andrebbero a tenere aggiornate le agenti immobiliari. Infine, sul fronte dell’informazione, vorremmo intervenire attraverso azioni sviluppate in ambito regionale, cercando parallelamente di entrare a far parte dei comitati per l’imprenditoria femminile nelle singole province, per promuovere e porre all’attenzione del territorio le esigenze locali inerenti alla nostra categoria.
L’obiettivo finale è quello di stare a fianco di tante imprenditrici donne che attualmente non possono beneficiare di sovvenzioni per riqualificarsi e aggiornarsi. Si invogliano agenti vecchi e nuovi a sviluppare maggiormente e in modo moderno e professionale la propria attività. Ci siamo prefissate che Fèd diventi anche una fonte per avvicinare nuove imprenditrici e fare nuove associate e per avvicinare tante donne disoccupate alla nostra attività. Ci piacerebbe aumentare la percentuale di donne ovviamente. Negli anni la percentuale delle donne imprenditrici è aumentata costantemente. Pertanto, anche nel nostro settore, dove la presenza delle donne è forte perché è un’attività che si adatta bene anche alle esigenze familiari, sicuramente la percentuale è alta. Un modo per occupare le giovani donne che hanno difficoltà a trovare un lavoro o le donne che sono uscite dal mercato del lavoro.