In che direzione si è mosso (e si muoverà) il mercato immobiliare italiano? E quale sarà il ruolo degli agenti immobiliari? È quanto ha analizzato il presidente Fimaa, Santino Taverna, nel corso dell’Assemblea ordinaria nazionale della Federazione dei mediatori, che si è tenuta a Roma presso la sede di piazza Belli.
L’ANALISI
“Nel 2016 il numero delle compravendite dovrebbe palesare un rialzo del 20% rispetto all’anno precedente. Finalmente s’intravedono segnali di ripresa”. Esordisce così Taverna, che poi aggiunge: “Negli ultimi 10 anni le dinamiche del mercato immobiliare sono profondamente mutate e gli agenti immobiliari dovranno dimostrare adattabilità ai cambiamenti per guardare al futuro con maggior serenità. Dovranno interagire in quote di mercato più consistenti, garantendo servizi di qualità per acquisire e rafforzare il consenso dei clienti-consumatori. La categoria ha necessità d’incrementare gli aspetti valoriali di questa attività. Gli operatori immobiliari sono una fonte inesauribile di informazioni che altri soggetti non possiedono. Vantano un patrimonio di competenze per chi deve compravendere o locare un immobile e sono degli attivatori economico sociali oltre che acceleratori e facilitatori degli scambi, grazie alla conoscenza del valore di mercato dei prodotti che trattano. Sono anche un supporto psicologico in grado di fugare le incertezze decisionali della clientela”.
Grandi competenze, dunque, ma anche grandi responsabilità. Come puntualizza ancora il numero uno di Fimaa: “Gli agenti immobiliari devono essere i garanti della bontà delle operazioni che si concludono per loro tramite. Hanno la capacità di percepire le eventuali incongruenze che potrebbero impedire il perfezionamento delle compravendite, per finalizzare le necessarie soluzioni prima che gli immobili vengano veicolati sul mercato. Questi sono tutti elementi che arricchiscono di contenuti l’attività degli agenti immobiliari e che possono consolidare l’immagine della categoria nella percezione collettiva. In questo mestiere sono molteplici le responsabilità alle quali gli operatori immobiliari sono spesso chiamati nell’interesse delle parti coinvolte. Prima fra tutte quella di interfacciarsi con i risparmi ed i sacrifici di una vita delle persone. Soprattutto in Italia, dove gli immobili presentano spesso difformità tra l’autorizzato dalle amministrazioni locali e l’edificato, con quest’ultimo che talvolta non corrisponde nemmeno con quanto accatastato all’Agenzia delle Entrate (ex territorio)”.
Di qui, un’esigenza: “È necessario che gli operatori immobiliari possano disporre delle schede catastali per via telematica. Una richiesta che Fimaa ha già avanzato alla direzione centrale dell’Agenzia del Territorio e di cui è in attesa di risposta. Sono gli agenti immobiliari i primi soggetti a visitare un immobile ed in grado quindi di rilevarne le eventuali difformità. Per Fimaa si tratta di un passaggio indispensabile per permettere agli operatori, già nella prima fase di analisi documentale, di poter coinvolgere anche gli altri player della filiera (geometri, architetti etc.) per finalizzare un servizio di eccellenza nell’interesse comune”.
Ma non è tutto. Taverna, infatti, rimarca che: “L’attività degli agenti immobiliari è tuttora normata per il solo accesso alla professione. I contenuti del cosa fare o non fare nell’esercizio di questo mestiere sono tutti demandati all’etica dei singoli. La qualità del servizio da erogare ai fruitori rimane, pertanto, appannaggio di ogni singolo operatore che può interpretare il concetto di filosofia comportamentale secondo una propria visione. Un aspetto che merita attenzione e che ha la necessità di uniformarsi attraverso standard minimi di servizio ai quali doversi attenere. A riguardo vi sono anche pronunce della Corte di Cassazione che richiamano gli agenti immobiliari alle responsabilità della verifica delle informazioni da comunicare alla clientela, prima che le stesse siano veicolate. La giurisprudenza e il mercato chiedono quindi maggiore attenzione e responsabilità nell’esecuzione del nostro operato. L’assunzione di responsabilità serve a qualificare gli operatori e rafforza i rapporti con le istituzioni. L’assenza di standard minimi per la definizione di compiti e verifiche da effettuare espone spesso gli operatori a situazioni sconvenienti, a volte sottovalutate, che gli stessi potrebbero ovviare nel proprio interesse oltre a quello della collettività. Sono i motivi per cui Fimaa si sta adoperando presso le istituzioni per poter circoscrivere le responsabilità in cui gli agenti immobiliari potrebbero essere coinvolti. Le competenze servono ad accrescere il consenso dei consumatori così come la migliore qualità di servizio degli operatori è la porta d’accesso per l’interazione in maggiori quote di mercato”.
Ma all’Assemblea Fimaa è intervenuto anche il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, affermando che “a dicembre le famiglie italiane avranno un po’ più di reddito disponibile anche per effetto dell’abolizione della Tasi sulla prima casa. Ma la vitalità dei consumi sarà condizionata da un clima di fiducia decrescente che potrebbe portare le famiglie a risparmiare anziché consumare. Tutto ciò rende ancora più pressante la necessità di una riforma fiscale che punti con coraggio al taglio generalizzato delle aliquote Irpef per dare maggiore ossigeno all’economia”.