[A cura di: Santino Taverna – presidente nazionale Fimaa]
”L’approvazione del regolamento unico edilizio è indispensabile per semplificare e uniformare le norme e gli adempimenti per le pratiche edilizie e se taglierà il traguardo, così come ha auspicato il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia, si potrà finalmente mettere un po’ d’ordine in una normativa applicata in maniera diversificata dai vari uffici tecnici dei Comuni italiani.
Ma la semplificazione passa anche da altri importanti obiettivi che auspichiamo vengano raggiunti, come quello di un accesso veloce e facilitato agli atti amministrativi per chi ha il compito di verificare la congruità tra quanto autorizzato ad essere edificato e quanto realmente costruito. Si tratta di un servizio indispensabile per la tutela dei cittadini che intendono compravendere un immobile.
In questa proiezione, è altresì indispensabile che anche gli agenti immobiliari possano usufruire del servizio telematico per la consultazione delle planimetrie catastali, così come già avviene per ingegneri, architetti, geometri, notai e delegati per le amministrazioni pubbliche – (art. 2 provvedimento 16/09/2010 direttore dell’Agenzia del Territorio). Per Fimaa, che ha già presentato richiesta alla Direzione Centrale Catasto dell’Agenzia delle Entrate, l’esclusione degli agenti immobiliari dall’accesso al servizio telematico, appare una grave dimenticanza a danno della collettività, che ostacola il corretto e costante aggiornamento dei dati catastali rispetto allo stato reale degli immobili edificati.
Gli agenti immobiliari sono, infatti, i primi operatori della filiera ad aver conto del reale stato di fatto di un immobile quando un proprietario decide di venderlo. Sono i primi a prenderne visione e se potessero usufruire dell’accesso telematico per le schede catastali, potrebbero riscontrare immediatamente le eventuali difformità, anche attraverso la verifica degli atti amministrativi. Da qui l’avvio delle opportune sanatorie per sistemare le incongruenze tra l’autorizzato, l’edificato e il dichiarato nelle planimetrie catastali. Il tutto a tutela e garanzia dei clienti-consumatori coinvolti nelle compravendite immobiliari.
Ciò costituirebbe un contributo di primaria importanza che permetterebbe allo stock immobiliare italiano di allinearsi tra l’autorizzato dai Comuni, l’edificato e l’accatastato all’Agenzia delle Entrate”.