Una sorta di reazione a catena. Sulle scelte dei potenziali acquirenti immobiliari incide in primis la valutazione sul ritorno dell’investimento, e ciò a maggior ragione nel comparto turistico: quello delle strutture ricettive e/o delle case vacanza. Al contempo, sulle decisioni di chi in chi in quelle strutture o abitazioni decide di soggiornare per periodi più o meno lunghi, influisce sempre di più il coinvolgimento dei figli: tra le principali discriminanti nell’individuazione della località e della modalità di villeggiatura.
Non solo il passaparola, i trend e i fattori climatici, quindi. A dimostrarlo è la nuova ricerca di HomeAway, leader nell’affitto di case vacanza on line, dalla quale è emerso che c’è addirittura un 10% del campione per il quale sono unicamente i figli a scegliere cosa fare durante le vacanze estive. Quasi la metà dei figli (49%) esprime però le proprie idee ed opzioni, che verranno poi vagliate dai genitori stessi. Secondo le risposte raccolte, infine, per circa 1/3 degli intervistati, la scelta viene fatta insieme da tutto il nucleo famigliare. L’influenza dei figli non si limita solo su dove andare, ma anche su cosa fare: il 59% di loro è coinvolto nella scelta della tipologia di vacanza (mare, montagna, lago etc.), il 54% esprime la propria volontà in merito alle attività da fare in vacanza e il 39% su quando svolgere le attività.
Una volta decisa la destinazione e la tipologia di vacanza, la scelta dell’accommodation sembra mettere d’accordo tutta la famiglia. Nel panorama delle sistemazioni extra-alberghiere, la casa vacanza domina lo scenario risultando l’opzione preferita dai genitori (47%) e dai figli (27%). Secondo Marcello Mastioni di HomeAway, “la casa vacanza si conferma sempre di più come la scelta ideale poichè offre spazi adeguati per tutti i componenti della famiglia e molte comodità, senza le limitazioni imposte dall’ospitalità tradizionale”.
FATTORE EDUCATIVO
Il coinvolgimento dei figli nel processo decisionale è per i genitori intervistati un’opportunità educativa: solo un quarto del campione ritiene che la loro partecipazione sia utile per evitare lamentele e capricci. Per ben il 56% è un modo per dimostrare attenzione verso le loro opinioni e la metà ne sostiene anche il ruolo formativo, evidenziando l’apprendimento di nuove cose. I genitori si soffermano anche sulla percezione del costo della vacanza: secondo il 20% i propri figli hanno coscienza di quanto costerà la vacanza, il 55% dichiara che ne hanno un’idea approssimativa, mentre per solo il 20% i propri figli non sono in grado di attribuirle un valore economico.
DIVERSE ESIGENZE
Mentre la spiaggia rimane per tutti la meta più ambita, dominando la classifica delle preferenze dei figli (36%), l’età determina invece una discriminante per le diverse attività. Il parco a tema, ad esempio, è il preferito dai più piccoli, sotto i 12 anni (35%), mentre i figli adolescenti dichiarano di preferire una vacanza all’estero (16%). Sul tipo di caratteristica preferita nella destinazione, i figli mettono al primo posto la piscina (35%). Per i genitori, i criteri di selezione si attestano su parametri diversi, privilegiando innanzitutto la possibilità di disporre tutti di un letto comodo dove riposare (65%), la grandezza del posto (62%) e la presenza di una piscina (58%).
Marcello Mastioni dichiara a questo proposito: “La casa vacanza è davvero la soluzione capace di accontentare tutta la famiglia, pur partendo dalle diverse esigenze specifiche di ciascun componente. Un’ottima scelta per soddisfare le richieste funzionali dei genitori e allo stesso tempo non deludere i figli, sopratutto se la casa dispone di una piscina”.
FAMIGLIE E AMICI
La stessa indagine vuole approfondire il concetto di famiglia, oltre lo stretto nucleo genitori/figli. Nell’immaginario, la vacanza ideale non verrebbe estesa con priorità ad altri membri della famiglia (come ad esempio nonni o zii), ma piuttosto ad amici dei genitori (39%) o dei figli stessi (61%). Per oltre il 20% del campione, inoltre, la famiglia in vacanza deve includere anche gli amici a 4 zampe.
TEMPO DI QUALITÀ
Oltre al dove, la ricerca si sofferma su come si passa il tempo in famiglia in vacanza. La condivisione assume un valore molto importante, tanto che per il 76% dei genitori il momento dei pasti diventa fondamentale per l’unità della famiglia, situazione che diventa evidentemente più complicata nella vita quotidiana. Poi viene il fatto di condividere le attività e visite della destinazione (74%), prima del relax al sole (68%). Per i figli, invece, la routine si spezza facendo cose non abitualmente permesse nel corso dell’anno: per i più piccoli andare a dormire un po’ più tardi la sera, mentre per gli adolescenti oziare a letto al mattino.
Per i figli la vacanza è definita quindi dalla straordinarietà della situazione, espressa anche nel desiderio di soggiornare in luoghi fuori dal comune. La casa sull’albero è al primo posto, indicata dal 32%, seguita da un’isola privata (23%) e da un castello (15% del campione), quest’ultima scelta preferita dalle ragazze riSpetto ai maschi (19% contro 13%). “Un portale come HomeAway – commenta ancora Mastioni – viene in soccorso anche per queste richieste più particolari, annoverando nella propria offerta 2 milioni di proprietà in tutto il mondo con diverse tipologie di case e tematiche in grado di soddisfare anche i desideri più bizzarri. Dalle atmosfere romantiche di un castello, al riadattamento di aerei e vagoni ferroviari, fino alle ville di design in luoghi meravigliosi”.
E LO SMARTPHONE?
La tecnologia rivede le priorità della famiglia in vacanza: tra i criteri utilizzati dai genitori nella scelta del luogo dove soggiornare, la presenza della connessione WiFi si attesta praticamente allo stesso livello della piscina, indicata dal 58% del campione come un must per una vacanza di successo. Tra le cose che infastidiscono di più i bambini in vacanza si trova proprio la mancanza di connessione WiFi o una connessione lenta (29%), mentre per gli adolescenti, è proprio questa la cosa più fastidiosa (45%).
Che le famiglie siano quindi web addicted o sentano comunque la necessità di una connessione per condividere la loro vacanza? Sembra che le famiglie italiane non possano proprio rinunciare alla tecnologia, solo il 3% lascerebbe infatti i propri dispositivi mobili a casa, mentre oltre la metà viaggerà con uno o più dispositivi e oltre 1/3 porterà in vacanza fino a 5 dispositivi.