[A cura di: Fiaip]
Clima caldo tutto l’anno, case a prezzi stracciati e sempre più convenienti per gli anziani e i pensionati che decidono di acquistare immobili all’estero per se stessi e i propri familiari e trasferirsi in località – come la Spagna, la Florida o Santo Domingo – in cui vi è maggiore certezza sulla tassazione immobiliare e sui rendimenti di mercato.
Sono questi i fattori principali che fotografano il fenomeno dell’“emigrazione immobiliare dei pensionati”: una casa su 10 viene comprata da un over 60 che decide di acquistare un immobile all’estero, in quanto gli italiani di una certa età sono sempre più insoddisfatti dei rendimenti del mercato italiano e dell’incertezza legislativa. La fuga dei pensionati dall’Italia e di chi investe nel mattone straniero è un fenomeno che il Centro Studi Fiaip ha quantificato in 49 mila cittadini italiani, che solo nel 2015, hanno comperato immobili all’estero. Un dato che evidenzia – così come citato in un reportage della testata giornalistica Linkiesta.it – un certo dinamismo e una crescita anche secondo l’Agenzia delle Entrate e Scenari Immobiliari del + 10,8% nel 2014 (anno nel quale erano state acquistate 45.700 abitazioni all’estero)
In Italia, denuncia la Fiaip, c’è una pressione fiscale sugli immobili che risulta essere ancora nel suo complesso la più alta in Europa: “Dopo avere iper-tassato la proprietà immobiliare dal Governo Monti in poi – lamenta il presidente degli immobiliaristi Paolo Righi – ora con un provvedimento contenuto nella manovra correttiva ci si appresta a fare diventare imprenditori anche i piccoli proprietari di casa, che affittano gli immobili per brevi periodi, e gli stessi proprietari si troveranno sempre più a dover vendere le proprie abitazioni per comperarle all’estero. Sarebbe necessario, invece, un netto cambio d’impostazione da parte del Governo attuale o di quello che verrà, per risollevare un settore che vede in netta crescita il numero di privati che acquistano immobili all’estero”.