[A cura di: Fimaa-Confommercio] L’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2019 di FIMAA-Confcommercio (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) con la collaborazione della Società di Studi Economici NOMISMA ha “fotografato” l’andamento del mercato 2019 delle case per vacanza in Italia, attraverso l’analisi dei dati delle compravendite e delle locazioni di 205 località di mare e 112 di montagna e lago.
Nel corso della Conferenza stampa di presentazione, che si è svolta lo scorso 30 luglio presso la sede capitolina di Confcommercio, sono intervenuti Santino Taverna (foto), presidente nazionale Fimaa-Confcommercio, Fabrizio Savorani, esperto di turismo immobiliare Fimaa-Confcommercio e Luca Dondi dall’Orologio, amministratore delegato di Nomisma.
Anche nel 2019 i prezzi di mercato delle abitazioni turistiche sono diminuiti, facendo segnare una flessione annuale del -1,8%, meno intensa della variazione registrata nel 2018 (-2,5%).
A far segnare gli arretramenti più marcati sono state le località marine in provincia di Genova (in media -5,7%) e di Roma (-3,8% medio). In particolare, si segnalano il -6,8% di Santa Margherita Ligure, il -6,4% di Rapallo, il -5,3% di Sestri Levante e il -5,0% di Fregene.
Le località che hanno registrato variazioni positive sono solo una decina. Tra di esse, Senigallia (AN), con un aumento del 3,8%, alcune località montane in provincia di Udine (es. Tarvisio, +3,3%), Livigno (SO) e Lignano Sabbiadoro (UD), che hanno registrato un aumento dei prezzi medi del 2,0%.
All’interno dei singoli mercati, sono in genere gli immobili usati e localizzati nelle zone periferiche ad evidenziare i segnali di debolezza più accentuati, con cali medi dei prezzi delle abitazioni che vanno dal -2,1% nelle località montane e lacuali al -2,4% nelle località di mare.
Tengono maggiormente gli immobili di qualità e nuovi, per i quali si registra una flessione media annuale del -1,1% nelle località lacuali, del -1,3% in montagna e del -1,6% al mare.
Dal comparto locativo emergono segnali di maggiore stabilità in termini di valori. Il dato medio, sintesi dei canoni richiesti in giugno, luglio e agosto nelle singole località turistiche monitorate, segna un +1,3% su base annua, in lieve aumento rispetto al 2018.
La lenta ripresa del comparto trova conferma nella crescita progressiva delle compravendite degli immobili localizzati nelle località turistiche (+6,1%), con una intensità maggiore rispetto al 2017 (+3,5%).
[Ulteriori dettagli sull’Osservatorio immobiliare turistico 2019 saranno consultabili all’interno delle prossime edizioni del magazine Italia Casa].