Le furiose polemiche scatenatesi a posteriori sono state di carattere prettamente politico. Ma la scelta della sindaca Raggi di dire No alle Olimpiadi di Roma ha, inevitabilmente, diverse conseguenze anche sun un comparto economico quale quello dell’immobiliare. A rimarcarlo, tra i primi, è Vincenzo De Tommaso, dell’ufficio studi del portale Idealista: “Il no alle Olimpiadi del 2024 è un serio ostacolo agli interventi di riqualificazione della città previsti nel dossier riguardante le opere pianificate per l’evento sportivo, alcune delle quali già finanziate.Uno slancio non facile da stimare in termini percentuali, ma un rilancio certo di alcune aree in chiave sia residenziale, che turistica, che ricreativa. Sia nelle zone periferiche cittadine, come ad esempio Tor Vergata o Portuense-Magliana, che nelle vie del centro, il miglioramento della mobilità, con il potenziamento dei trasporti ferroviari avrebbe avuto ricadute importanti sulla vivibilità dei quartieri e sul riposizionamento dell’offerta immobiliare dei romani, come già accaduto in altre città. A Milano ad esempio – prosegue De Tommaso -, in seguito all’Expo 2015, si è registrata una sostanziale tenuta dei valori a livello cittadino, con un incremento delle quotazioni immobiliari di aree riqualificate in occasione della kermesse planetaria o interessate da interventi di mobilità che resteranno appannaggio della comunità. Quartieri come Garibaldi, Isola, Fiera De Angeli o Navigli si sono rivalutati tra il 5 e il 10% in un biennio, invertendo un trend costantemente negativo dal 2008”.