[A cura di: Soloaffitti]
Il 2016 è iniziato con grandi novità che potrebbero dare ulteriore slancio al già vivace mercato degli affitti. Se il 2015 era stato l’anno di consacrazione del rent to buy, ovvero la formula mista tra affitto e compravendita, sembra che il 2016 sarà l’anno invece del leasing immobiliare, quindi di una nuova formula con cui gli italiani potranno sempre acquistare l’immobile, ma pagando una sorta di canone di noleggio. Il rent to buy ha deluso un po’ le aspettative; forse risulta troppo complesso da stipulare, implica una parte di burocrazia e di spese notarile troppo elevate, considerando che non c’è ancora stata la volontà chiara e definitiva di acquistare l’immobile. Vedremo se il leasing immobiliare incontrerà un maggiore successo e riuscirà a risollevare le sorti del mercato degli acquisti, della tanto agognata prima casa.
In sostanza, la Legge di Stabilità ha esteso la possibilità di acquistare anche la prima casa tramite il leasing: una modalità che prevede per un certo periodo il versamento di un canone d’affitto e poi, alla scadenza del contratto, il riscatto da parte dell’utilizzatore al prezzo già stabilito ad inizio del contratto. Proprio come siamo abituati ormai da anni a fare con le macchine, dove si parla di una maxi rata finale. Un sistema che rappresenta una concreta alternativa al mutuo e che, vista la difficoltà ad erogare finanziamenti da parte degli istituti bancari, può rappresentare una concreta soluzione per rilanciare le vendite, crollate negli ultimi anni.
La formula, che tanta fortuna ha portato al settore automobilistico, verrebbe così applicata al comparto immobiliare, sperando che ci siano altrettanti utilizzatori pronti ad acquistare così la casa dei sogni. Una volta stabilito il canone e la durata, se fosse l’utilizzatore (futuro acquirente) a ritirarsi, allora il bene/casa tornerebbe di proprietà del concedente. L’utilizzatore potrà una volta, durante la durata del rapporto, chiedere la sospensione del pagamento del canone per un anno massimo e solo se motivato oggettivamente, come nel caso di perdita del lavoro. Il vero regalo, poi, è costituito dalle agevolazioni fiscali previste:
* una detrazione fiscale del 19% fino a un massimo di 8mila euro annui, per i giovani sotto i 35 anni con un reddito fino a 55 mila euro;
* una detrazione del 19% per un importo non superiore a 20mila euro sul riscatto finale.