Immobiliare turistico penalizzato da concorrenza estera e pochi investimenti interni
[A cura di: Federconsumatori] Prezzi in diminuzione in tutto il bacino del mediterraneo pongono le località balneari italiane in svantaggio rispetto ad altri Paesi vicini, che risultano più competitivi. Su tutti la Spagna, meta preferita dai turisti italiani.
È quanto emerge dai dati presentati da EBNT – Federconsumatori. Giunta alla settima edizione, l’analisi sulle tariffe di soggiorni in località italiane ed estere nell’estate 2015, che ha ampi ed inevitabili risvolti anche sul settore immobiliare turistico delle seconde case, evidenzia come la Spagna risulti essere il Paese più competitivo nel mondo del turismo. Tuttavia, per questa estate si prospetta un ritorno in termini di flussi turistici sulle spiagge italiane anche a causa delle crisi socio-politiche e degli attacchi terroristici registrati negli ultimi mesi nelle località di vacanza di Egitto, Turchia e Tunisia. Il dato che preoccupa maggiormente, tuttavia, è quello di prospettiva.
“Il turismo è una delle maggiori risorse naturali del mondo in grado di produrre un’enorme ricchezza economica, culturale e sociale – sostiene Lucia Anile, vice presidente di EBNT -. L’Italia è tra i Paesi più visitati al mondo, ma è oggi necessario superare i modelli organizzativi legati alla tradizionale vacanza da luglio a settembre, passando ad una nuova concezione di un turismo per tutto l’anno. Per far ciò bisogna puntare su innovazione e investimenti, in grado di determinare un nuovo rapporto qualità/prezzo che sia competitivo ed accessibile 365 giorni l’anno. Questa analisi è un punto di partenza indispensabile per approfondire gli scenari attuali e futuri del settore turismo ed un valido strumento per coloro che si occupano di promozione, sviluppo e formazione in Italia e all’estero”.
Un punto di vista approfondito e dettagliato da Alfredo Zini, presidente EBNT “Le nazioni che stanno guadagnando posizioni sempre più alte nella classifica della competitività dimostrano come un Paese non deve essere necessariamente ricco per avere un settore turistico florido. Una migliore promozione del patrimonio culturale, della tutela dell’ambiente e delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione uniti a una eccellente formazione professionale consentirebbe al settore di divenire una risorsa naturale in grado di produrre un’enorme ricchezza economica, culturale e sociale. Tutto questo, a sua volta, sosterrebbe la crescita economica e la creazione di posti di lavoro”.
Dello stesso avviso anche Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori: “Le eccellenze italiane sul piano culturale, artistico, paesaggistico e produttivo sono motivo di forte richiamo per i turisti provenienti da tutto il mondo. Saper valorizzare e rendere competitiva la nostra offerta turistica è una priorità che il nostro Paese non deve e non può sottovalutare, specialmente in questa delicata fase economica. Incentivare il turismo significa, infatti, rilanciare l’occupazione in un settore chiave per la nostra economia, con importanti benefici per l’intero sistema”.