INVESTIMENTI: I BASSI RENDIMENTI DEI BOT FANNO TORNARE IN AUGE IL MATTONE
In materia di investimenti, negli ultimi anni sicuramente i titoli di stato hanno fatto registrare un’impennata, mentre il comparto dell’immobiliare ha segnato il passo. Se il primo settore, infatti, pur con qualche rischio, ha beneficiato degli elevati differenziali tra Bpt e Bund, il segmento della casa ha invece patito gli effetti della crisi, con un crollo delle compravendite e dei prezzi.
Adesso, tuttavia, questa tendenza si sta nuovamente sovvertendo. Infatti, l’ultima asta di Bot a 6 mesi del Tesoro ha fatto il pieno ma per i piccoli risparmiatori pare giunto il momento di cambiare strategia, e sotto la lente delle famiglie torna proprio il mattone. Una scelta d’investimento che appare ancor più obbligata guardando i risultati dell’ultima asta del ministero dell’Economia, che ha piazzato tutti i 6,5 miliardi di buoni ordinari a 6 mesi ma con un rendimento ai minimi storici: 0,196%.
IL MATTONE. In sostanza, mentre i rendimenti dei titoli di stato colano a picco, il raffreddamento dei prezzi delle case sta oggi rendendo appetibili anche immobili che prima non erano accessibili. A questo fattore si aggiunge poi l’effetto Bce: la politica monetaria avviata dall’Eurotower punta a offrire maggiore accesso al credito per le famiglie, in virtù della massiccia iniezione di liquidità arrivata alle banche. Non è un caso, quindi, se nei tre mesi da dicembre a febbraio, secondo i dati forniti dall’Abi, i mutui per l’acquisto di case hanno registrato un balzo del 42,4% rispetto a un anno prima.
RISPARMIO GESTITO. L’altra faccia della medaglia dei titoli di Stato è poi l’industria del risparmio gestito. Che mese dopo mese sta aggiornando nuovi record. Il settore, positivo da 9 trimestri, secondo i dati di Assogestioni, ha raccolto a marzo 23 miliardi e 52 miliardi nell’arco del trimestre. Il patrimonio è volato, quindi, oltre quota 1.700 miliardi mentre i fondi aperti (+15,5 miliardi) si confermano protagonisti della raccolta, per loro il miglior trimestre degli ultimi 16 anni (+36 miliardi). Sul podio della raccolta si piazzano Intesa Sanpaolo con 8,9 miliardi (7,2 miliardi della controllata Eurizon Capital), Pioneer (gruppo Unicredit che a breve sarà integrato con l’asset management del Santander) con 2,8 miliardi e Generali (1,8 miliardi).