[A cura di: Consulta dell’Intermediazione Immobiliare] Nella riunione dello scorso 4 ottobre, la Consulta dell’Intermediazione Immobiliare si è riunita per affrontare la tematica dell’incompatibilità, anche alla luce del Disegno di Legge Europea 2018, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 6 settembre u.s..
La formulazione, proposta all’art. 2 del Disegno di Legge Europea 2018, che modifica l’attuale contenuto dell’art. 5 della Legge 39/89, si appresta a creare una totale distorsione della concorrenza. L’eliminazione delle incompatibilità per i dipendenti, porterà ad esempio i dipendenti degli uffici tecnici comunali o i dipendenti delle banche a poter intermediare beni immobili.
La Consulta già nel 2014, ossia prima ancora della Raccomandazione Europea del 2016 COM-2016-820, ha affrontato la tematica della revisione della Legge 39/89, ed è pronta nuovamente a sottoporre una proposta che possa tutelare le aspettative del mercato e degli utenti nell’ottica organica della disciplina comunitaria.
Se il Governo non interverrà prontamente, ad evitare la miriade di conflitti di interesse che il provvedimento provocherà, si abbasseranno le tutele per i consumatori e si creeranno evidenti distorsioni del mercato immobiliare.
A margine della riunione i Presidenti Santino Taverna (Fimaa), Gian Battista Baccarini (Fiaip) e Paolo Bellini (Anama) hanno dichiarato: “Il testo proposto dal Governo, se non modificato, oltre ad abbassare le tutele per i consumatori, provocherà pesanti riflessi a livello occupazionale, chiediamo al Ministro Di Maio un incontro al fine di scongiurare un pericolo che avrà conseguenze nefaste in Italia per i 300.000 addetti ai servizi nell’ambito dell’intermediazione immobiliare”.