Continua a volare il comparto dei finanziamenti alle famiglie per l’acquisto dell’abitazione. Il mese di settembre ha nuovamente fatto registrare un incremento nel numero di domande di credito presentate dalle famiglie italiane (istruttorie formali, quindi, non semplici richieste di informazioni o preventivi on line), con un eloquente +54,0% fatto segnare dai mutui a fronte di un +15,3% dei prestiti finalizzati e , di una contrazione del -5,3% dei prestiti personali. A fotografare l’andamento del settore è l’ultimo aggiornamento del Barometro Crif, secondo cui con l’aggiornamento delle cifre palesa il consolidamento del progressivo recupero rispetto ai volumi pre-crisi, con la domanda di mutui che nei primi 9 mesi dell’anno è complessivamente cresciuta del +58,6% rispetto allo stesso periodo del 2014.
LA DOMANDA
Relativamente alla domanda di mutui, i primi 9 mesi dell’anno in corso hanno evidenziato un ritmo di crescita decisamente sostenuto. L’incremento del 58,6% registrato tra gennaio e settembre non è, tuttavia, sufficiente a colmare il gap rispetto ai picchi raggiunti nel biennio 2009-2010. Va peraltro considerato che la performance dell’intero comparto trae beneficio anche della crescita di surroghe e sostituzioni, la cui incidenza sul totale della domanda, a livello di sistema, nella prima metà del 2015 si è attestata al 22,7% contro l’8,6% rilevato nei primi 6 mesi del 2014 e il 7,1% del corrispondente periodo 2013.
GLI IMPORTI
Un altro dato significativo che emerge dall’analisi condotta da Crif è rappresentato dall’importo medio dei mutui richiesti, che nei primi 9 mesi dell’anno in corso ha fatto segnare un valore pari a 122.562 euro, in netto calo rispetto ai 124.199 euro rilevati nel corrispondente periodo del 2014 e ben lontano dal picco del 2008, quando si era attestato a 138.873 euro.
LA DURATA
Parallelamente si sta consolidando la tendenza da parte delle famiglie ad allungare i piani di rimborso, tanto che, relativamente ai mutui richiesti, è stata la classe di durata compresa tra i 15 e i 20 anni a risultare la preferita dagli italiani, con una quota pari al 24,1% del totale, seguita da quella compresa tra i 25 e i 30 anni, con il 21,5%.
IL COMMENTO
Secondo l’analisi di Simone Capecchi, direttore sales & marketing di Crif, “In generale nel Paese si respirano un clima di maggior fiducia e una rinnovata voglia di acquisto dell’abitazione, incoraggiata dal consolidamento della ripresa economica, da prezzi di acquisto favorevoli nonché da un’offerta di mutui a condizioni decisamente appetibili. Al contempo, però, si rafforza la tendenza a richiedere importi sempre più contenuti abbinata a piani di rimborso lunghi, nel tentativo di ridurre al minimo il peso delle rate sul reddito disponibile”.