LOCAZIONE: I CANONI D’AFFITTO TORNANO AD AUMENTARE. SOPRATTUTTO AL NORD
- Redazione
- 25 gennaio 2016
Se il prezzo di vendita degli appartamenti ha subito, nel 2015, forti oscillazioni da città a città, sempre secondo l’osservatorio di Idealista.it ben diverso è stato l’andamento dei canoni d’affitto, che paiono essersi stabilizzati durante l’anno scorso, facendo segnare, anzi, un lieve incremento dello 0,8%, a una media di 8,4 euro al mese al metro quadro. ancora migliore il trend nell’ultimo trimestre dell’anno, quando l’aumento è stato del 2,4%.
Per la realizzazione di quest’indice, il portale ha analizzato i dati di 68.447 annunci di abitazioni in affitto, pubblicati tra il 20 dicembre 2014 e il 23 dicembre del 2015. Per Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di Idealista, “I dati del nostro indice dei prezzi mostrano uno scenario stabile a livello generale, ma con differenze ancora piuttosto marcate a livello di macroaree. I prezzi delle locazioni, ad esempio, sono risaliti soprattutto nelle regioni del centro-nord e nei mercati più interessanti per gli investitori (Milano, Roma e le zone di maggiore interesse turistico), mentre continuano a calare al Sud”.
REGIONI
Sono sei le regioni che hanno registrato variazioni positive nel corso degli ultimi dodici mesi. L’incremento maggiore spetta alla Liguria (4,8%), seguita da Lombardia (2,7%) e Sardegna (0,6%). Timidi segnali di ripresa anche in Toscana (0,5%), Lazio (0,2%) ed Emilia Romagna (0,2%). All’opposto della classifica, la performance peggiore spetta alla Campania (-5,6%), seguita da Calabria (-4,7%) e Marche (-4,2%). Sul fronte dei prezzi regionali, il Lazio è stabile al top dei rendimenti da locazione con 11,2 euro/mq, seguito da Lombardia (10,9 euro/ euro/mq) e Toscana (9,3 euro/mq). I valori più bassi della Penisola si trovano in Molise (4,6 euro/mq), Calabria (4,8 euro/mq) e Basilicata (5,3 euro/mq).
PROVINCE
La provincia italiana va a due velocità tra aree che salgono (43) e aree che scendono (48), mentre i valori di altre 9 non sono disponibili per questa rilevazione. Oscillazioni piuttosto ampie caratterizzano questi mercati, con incrementi a due cifre a Genova (15,3%) e Piacenza (10,6%), cui fanno da contraltare i cali altrettanto vistosi in provincia di Crotone (-16,1%) e Massa Carrara (-10,3%). Nel ranking delle province più care, Milano (14,2 euro/mq) precede Roma (12,1 euro/mq) e Firenze (11,3 euro/mq), che ruba il terzo gradino del podio a Venezia (9,4 euro/mq), precipitata al nono posto della graduatoria nazionale. Guardando alla parte bassa della tabella, Caltanissetta ed Enna occupano l’ultima posizione riguardo ai prezzi medi degli immobili in affitto, con soli 4 euro mensili.
COPOLUOGHI
Ben 47 delle 85 città capoluogo rilevate in questo indice segnano un incremento dei rendimenti mensili negli ultimi dodici mesi. Como (11,6%), Lecco (11,3%) e Udine (10,2%) segnano i rimbalzi maggiori seguite – tra i centri che hanno visto incrementare a due cifre le richieste dei proprietari – da Varese (10,1%). All’opposto i crolli maggiori sono a Mantova (-11,5%), Terni (-11,3%) e Potenza (-11,2%).
Tra le città di grandi dimensioni, i rincari migliori spettano a Milano (9,7%), Genova (7,8%), Firenze (6,4%) e Roma (3,2%); i ribassi maggiori si registrano nelle città del sud, con Palermo (-4,9%), che cala più di Bari (-3,7%) e Napoli (-1,8%). Nel post Expo, Milano è la regina degli affitti, con 16,1 euro/mq mensili, dopo i forti incrementi registrati nel corso dell’anno. Il capoluogo meneghino precede Venezia (16 euro/mq) e Roma (13,8 euro/mq). In fondo alla classifica Caltanissetta (4 euro/mq), Reggio Calabria (4,2 euro/mq) e Vibo Valentia, con 4,5 euro al mese, sono le zone dove l’affitto costa meno.