Mercato immobiliare: prove di ripresa ostacolate dalla fiscalità sulla casa
“Il mondo immobiliare ha davanti a sé prospettive di ripresa, ma occorre cautela”. A mettere in guardia gli operatori del settore dai facili entusiasmi che potrebbero scaturire dagli ultimi andamenti del mattone è Valerio Angeletti, presidente di Fimaa (la federazione dei mediatori d’affari aderente a Confcommercio).
Secondo Angeletti, “gli indicatori del settore confermano il sentiment degli operatori Fimaa sulla crescita del mercato delle compravendite. L’attuale congiuntura è dovuta al miglioramento del clima di fiducia dei clienti-consumatori, al leggero aumento dei mutui erogati e alla diminuzione dei tassi di interesse, al calo dei prezzi degli immobili e alla ripresa della necessità di acquisto delle abitazioni, tipica dell’Italia”.
Però, non è ancora tutto oro quello che luccica. “Abbiamo fiducia nella crescita – precisa il numero uno della Fimaa – ma occorre molta prudenza. La vera riscossa del mercato immobiliare è ostacolata da diversi fattori: come la mancata disponibilità delle famiglie a poter contare sui risparmi, erosi da una crisi che nella storia recente del nostro Paese non ha precedenti e nel corso della quale, paradossalmente, la pressione fiscale sugli immobili anziché diminuire è aumentata notevolmente; da un livello di canoni di locazione molto spesso, e soprattutto nelle grandi città, disallineato rispetto all’effettiva disponibilità economica della domanda e da una fiscalità per imprese e famiglie insostenibile, confusionaria, non equilibrata e che occorre ridurre davvero”.
Nel corso dell’assemblea nazionale Fimaa, gli interventi dei dirigenti si sono incentrati sulle politiche territoriali e nazionali: dal contrasto all’abusivismo, il cui disegno di legge di inasprimento delle pene per chi esercita abusivamente la professione di agente immobiliare è ancora in attesa di essere approvato alla Camera; al contrasto all’attività delle banche nel settore immobiliare e al DDL Concorrenza, che ne avrebbe favorito l’ingerenza nel comparto; fino alle proposte di modifica della Legge 39/89 per aumentare il livello professionale degli operatori del settore; ealle problematiche che investono i mediatori del credito e quelli del ramo merceologico.
L’Assemblea, dopo l’approvazione del bilancio, ha fissato il rinnovo degli organi nazionali della Federazione per la metà di luglio.