[A cura di: Mutuisupermarket.it]
Casa dolce casa. Il mattone, come è noto, è sempre considerato un investimento sicuro per gli italiani, che verso gli immobili mostrano tradizionalmente una grande predilezione. Nel corso del 2016, secondo uno studio realizzato dall’Osservatorio congiunturale di Ance, il mercato immobiliare italiano ha registrato 520mila compravendite sul territorio nazionale. I buoni risultati registrati sono anche il frutto delle condizioni economiche favorevoli derivanti dai bassi tassi di interesse sui mutui e dai prezzi immobiliari rimasti a livelli bassi, favorendo gli acquisti ma anche le vendite da parte di chi, pur realizzando meno di quanto sperato, è riuscito a cedere l’immobile realizzando un incasso che, diversamente, avrebbe conseguito chissà quando.
Ma che cosa accadrà quest’anno? Le prospettive per il 2017 sono ancora buone: sempre secondo l’Ance, quest’anno si potrebbe facilmente arrivare a 550 mila transazioni immobiliari, assistendo quindi ad un’ulteriore crescita del mercato. La decisione della Bce di lasciare invariati i tassi di interesse indurrà molte persone ad approfittare della condizione favorevole per acquistare casa, prima che la stessa Banca centrale decida di aumentare i tassi rendendo meno convenienti i mutui. Difatti, la corsa al ribasso che nel 2015 e nel 2016 ha sollevato il morale di tutti si avvia verso una frenata. Se negli ultimi anni gli istituti di credito si impegnati ad abbassare gli spread per essere concorrenziali, questo trend potrebbe essere agli sgoccioli.
Forse questo nuovo anno non sarà così in discesa come lo scorso anno, con i tassi ai minimi storici e con le banche che presentano ai clienti soluzioni straordinariamente vantaggiose. È vero che è stato confermato dalla Bce il Quantitative easing, ma ad oggi sicuramente il costo del denaro è nettamente superiore: ciò vuol dire che l’Eurirs si sarebbe alzato di oltre mezzo punto, passando da un minimo storico durato venti anni dello 0,73% all’1,26% dello scorso anno. In ogni caso, l’aumento riguarderà solamente i mutui stipulati nel 2017, incremento che potrebbe aggirarsi intorno ai 30 o ai 40 euro al mese.