MILANO TASTA IL POLSO AL MATTONE: MA LA SALUTE DIPENDE DAI QUARTIERI
Per le sue caratteristiche economiche e sociali, si tende a considerare Milano come la città italiana che più di ogni altra anticipa le tendenze del mercato immobiliare nazionale. Particolarmente interessante, dunque, il report stilato da House&Loft: agenzia operante nel centro del capoluogo lombardo, che ha redatto una sorta di classifica dei quartieri più richiesti, di quelli in crescita e di chi invece, arranca. Comune denominatore: tra l’incertezza della borsa e del mondo finanziario, all’ombra della Madonnina anche il mattone ha sofferto, rendendo l’acquisto della casa sempre più calcolato e sempre meno emozionale.
IL CENTRO
Tra gli evergreen, ovvero i quartieri in cui l’investimento sembra essere più sicuro, spicca Brera, dove le richieste arrivano fino ai 9.500 al mq per gli stabili nuovi e per le vie “introvabili”, come Via Madonnina. In queste zone i prezzi non hanno mai registrato forti variazioni, neanche negli anni più duri della crisi.
Brera rimane la zona più richiesta da chi proviene da altre città (Roma, Genova, Torino in primis). Al contrario di Palestro e Duse, questa zona offre soluzioni anche di una o due camere, rendendo più vivace e flessibile il mercato immobiliare. Le richieste in questa zona sono cresciute del 15% in 3 anni. Numeri simili per le zone di Porta Venezia, Palestro, Piazza Duse, da sempre fortino del mondo dei professionisti milanesi. “Gli appartamenti di questa zona sono in genere molto grandi e difficilmente divisibili. I prezzi arrivano fino ai 10.000 euro/mq anche per grandi metrature. E la clientela è sempre più internazionale”, ha spiegato Paride Romanelli, amministratore delegato della società.
Registra un forte calo, invece, la zona di Via Larga – Università di Milano. “Qui la crisi ha colpito soprattutto gli esercizi commerciali e gli uffici del settore turistico, e questo ha influenzato anche i prezzi degli immobili – commenta Elisa Serafini, head of strategy and investment -. Una crisi che permette però opportunità a chi si orienta verso investimenti più speculativi. Una casa in questa zona, a due passi dal Duomo, potrebbe essere pagata realmente meno di quello che vale”.
ALTRE ZONE
Sembra sgonfiarsi la bolla di Via Tortona, dove i prezzi sono scesi in media del 6% dall’anno scorso. Gli acquirenti sembrano preferire i Navigli – appena riqualificati- dove il prezzo al mq è arrivato a circa 5.000 euro per un appartamento ristrutturato in buone condizioni. Stabile – ma non in crescita – il quartiere di corso Sempione, mentre si registra un leggero calo nei prezzi al mq per le zone di via Marghera. A beneficiare dei nuovi interventi del quartiere “City Life” è stata infatti la zona Fiera, la più vicina al progetto 3 Torri. Si prevede, infine, una discreta crescita per la zona Piave-Tricolore, in cui attualmente gli immobili sono immessi sul mercato a un prezzo di circa 6.500 euro/mq: “Le richieste per questa zona – conclude Paride Romanelli – sono in crescita esponenziale. Merito della metropolitana M4 e delle griffes di moda, che hanno scelto quest’area per i propri uffici”.
Il prossimo report di House&Loft sarà pubblicato a giugno 2017, quando sarà possibile capire se il mattone (anche lombardo) avrà ripreso la marcia prepotentemente interrotta dalla crisi. E in che misura.