MUTUI ANCORA SU; QUOTAZIONI VERSO LA STABILITÀ. MA IL PREZZO DEVE ESSERE “GIUSTO”
- Redazione
- 19 febbraio 2016
Sulle evoluzione nel breve periodo del mercato immobiliare sono arrivate, in questi giorni, anche le previsioni stilate dal gruppo Tecnocasa, sulla base delle cui stime pare che il comparto abbia finalmente intrapreso la strada dell’uscita da una crisi molto lunga, e che si stia avviando verso una fase caratterizzata dalla stabilità dei prezzi e dall’aumento delle transazioni. I segnali che arrivano sono insomma positivi: c’è desiderio di acquistare casa grazie alla fiducia ritrovata e ad un accesso al credito decisamente migliorato negli ultimi mesi e che dovrebbe confermarsi anche per il futuro.
Tecnocasa rimarca, però, che quello delle banche resta comunque un atteggiamento prudente e attento. Quanto al repricing, poi, continuerà prevalentemente per le soluzioni usate ma anche per le nuove costruzioni che non sono state ancora collocate sul mercato. L’interesse per queste ultime tipologie immobiliari c’è, così come verso l’efficienza energetica, ma nei mesi appena trascorsi il vero ostacolo ad un possibile dinamismo di questo segmento di mercato sono stati i prezzi poco accessibili.
COMPRAVENDITE
Ancora una volta, comunque, la qualità abitativa sarà premiante, con una migliore tenuta delle abitazioni in buono stato e delle soluzioni signorili. Per queste ultime, se situate in zone di pregio, si potrebbe addirittura prevedere un rialzo leggero delle quotazioni. Si potranno avere ancora difficoltà, invece, per gli immobili di bassa qualità, che oggi stentano ad essere venduti se non dopo importanti ribassi dei prezzi. Le soluzioni da rimodernare, grazie anche al prolungamento degli incentivi fiscali per la ristrutturazione, potranno suscitare interesse tra i potenziali acquirenti.
Il segmento della prima casa sarà vivace, ma anche quelli della casa uso investimento e della casa vacanza potrebbero ritrovare vigore grazie ai buoni prezzi presenti sul mercato. Perché tutto questo avvenga, però, occorre ricordare che gli immobili devono essere collocati sul mercato al giusto prezzo perché, se così non fosse, sarà difficile far incontrare domanda ed offerta e il mercato subirebbe un rallentamento. L’eredità più importante che questa crisi ci lascia è proprio una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli operatori del mercato, compresi gli istituti di credito, del reale valore dell’immobile.
Sempre riguardo ai prezzi, per il 2016 ci si aspetta ancora una contrazione compresa tra -2% e 0%, mentre le compravendite potrebbero attestarsi intorno a 460-470 mila. Le grandi città, che già nel 2015 sono apparse più dinamiche, continueranno su questo trend che nel 2016 potrebbe interessare anche i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città. Sul versante delle locazioni ci si attende, invece, una sostanziale stabilità dei canoni. Ovviamente, l’andamento generale dell’economia e dell’occupazione, incidendo sulla fiducia dei potenziali acquirenti, contribuirà a definire o meno questo scenario di mercato.
FINANZIAMENTI
Passando, invece, ad esaminare il comparto dei mutui, Tecnocasa rimarca che nel terzo trimestre 2015 le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 10.768,5 milioni di euro. Rispetto allo stesso trimestre del 2014 si registra quindi un aumento delle erogazioni pari a +87,4%, per un controvalore di +5.022,3 milioni di euro.
Il mercato del credito per le abitazioni continua dunque a dare segnali positivi, le erogazioni sono in aumento da quasi due anni e superano i 10 miliardi di euro per il secondo trimestre consecutivo. Questo trend è suffragato anche dalle performance positive riscontrate mensilmente, che vedono incrementi importanti a partire dalla metà del 2014 e volumi raddoppiati dall’estate scorsa.
La domanda di mutui da parte delle famiglie è in crescita da due anni e mezzo (nei primi undici mesi del 2015 l’aumento è stato del 55% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), la Banca Centrale Europea continuerà a sostenere i finanziamenti a famiglie e imprese, l’offerta relativa ai mutui continuerà a migliorare. I principali indici di riferimento dei tassi sono ancora a livelli molto bassi, riducendo in questo modo il costo dei finanziamenti e creando nuove opportunità per il mercato e le famiglie. Dall’altra parte, però, bisogna considerare le prospettive economiche e il mercato del lavoro che crescono molto lentamente, nonché un settore creditizio condizionato dalla situazione economica del nostro Paese e dell’intera Eurozona.
Le politiche di erogazione, sebbene più morbide rispetto al passato, rimarranno prudenziali per tutto il 2016 e la qualità del portafoglio degli istituti continuerà ad essere un fattore decisivo che condizionerà le scelte di erogazione. Se è vero che il 2015 si è chiuso con un aumento delle erogazioni rispetto a quanto rilevato nel 2014, il 2016 dovrebbe continuare su questa stessa lunghezza d’onda con una riduzione delle surroghe. Per il 2016 si prevede quindi un andamento delle erogazioni in lieve miglioramento.