Mutui: i tassi sono convenienti, ma potrebbero esserlo ancora di più
Rate dei mutui ancora meno pesanti, già a partire dallo scorso febbraio. È quanto emerge dal report di Bankitalia i cui dati sono stati riportati dal portale Mutuisupermarket.it. I tassi d’interesse sui finanziamenti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono infatti stati pari al 2,76% (2,85% a gennaio 2016); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,52% (8,50% a gennaio).
Già lo scorso anno erano state buone le performance del credito erogato dalle banche, e anche nel 2016 i cordoni della borsa degli istituti di credito continuano ad essere abbastanza allentati, per quello che riguarda il mercato dei mutui. Peraltro, con il nuovo anno il fenomeno surroga è parzialmente rientrato, per dare più spazio ai “veri” mutui, quelli relativi all’acquisto.
Attenzione, però, al tasso variabile che la banca applica sul mutuo. Come rimarca Mutui Supermarket, “alcuni istituti, nonostante oggi il tasso Euribor a cui di solito sono agganciati sia sotto zero, per calcolare lo spread concordato con il cliente partono da zero. Con il risultato che il mutuatario paga più del dovuto. La pratica è finita nel mirino della Banca d’Italia, che qualche settimana fa ha inviato agli istituti una lettera in cui li ammonisce ad attenersi a uno scrupoloso rispetto della normativa di trasparenza e correttezza delle condizioni pattuite con la clientela.
Non solo: via Nazionale, avverte che le banche devono restituire quello che hanno intascato in più. “Gli intermediari dovranno astenersi dall’applicare di fatto clausole di tasso minimo – ammonisce la missiva”.