Per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche il 2014 è stato un anno di crescita: +9,2% sul 2013, per un numero complessivo di convenzioni pari a 278.447 a livello nazionale. La conferma arriva dal report Istat, basato su dati notarili. Secondo l’indagine, gli aumenti più decisi, al di sopra della media nazionale, si osservano al Sud (+13,6%), al Centro (+12,8%) e nelle Isole (+11,2%).
In tale contesto, con 77.368 convenzioni rogate il quarto trimestre 2014 ha contribuito in misura significativa all’andamento annuale di mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche: nel periodo in oggetto, infatti, l’aumento sullo stesso trimestre dell’anno precedente è stato pari al 13%. Come per l’anno 2014 nel complesso, anche nel quarto trimestre la crescita è stata più evidente al Centro-Sud (+20%), nelle Isole (+18,7%), e al Centro (+13,8%).
Ma l’analisi dell’Istat ha preso in esame anche il mercato immobiliare nel suo complesso: settore che, dopo sette anni di calo, nel 2014 ha ripreso a crescere. I trasferimenti a titolo oneroso di unità immobiliari, che ammontano complessivamente a 594.431, fanno segnare un aumento dell’1,6% sul 2013. Gli aumenti riguardano tutte le ripartizioni geografiche tranne le Isole, dove invece si rileva un calo dell’1%.
Le convenzioni di compravendita di unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori (pari a 553.324) registrano un incremento dell’1,6% in un anno, più contenuto rispetto a quello registrato per le convenzioni di compravendita delle unità immobiliari ad uso economico (+3,2%). Gli andamenti positivi riguardano soprattutto gli Archivi notarili distrettuali dei grandi centri: considerando tutti i comparti, la crescita è del 2,9%, a fronte del +0,6% dei piccoli centri.
Il risultato del quarto trimestre (168.456 convenzioni, +4,9% sullo stesso trimestre del 2013) ha contribuito all’andamento positivo dell’anno, così come quelli del primo (+1,3%) e del terzo (+3,7%) mentre nel secondo trimestre si era registrato un calo del 3,1%. Tra ottobre e dicembre il 92,5% dei trasferimenti di proprietà ha riguardato immobili ad uso abitazione ed accessori (155.909), il 6,8% unità immobiliari ad uso economico (11.411) e lo 0,7% (1.136) unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà (esclusi i posti barca). La ripresa ha riguardato tutte le tipologie d’uso, ma in misura maggiore le unità immobiliari ad uso economico (+9,2%, a fronte del +4,8% per le unità ad uso abitazione ed accessori). Infine, nel quarto trimestre tutte le ripartizioni registrano risultati positivi. Per le convenzioni traslative di unità ad uso abitazione ed accessori aumenti superiori alla media nazionale (+9,2%) si osservano al Centro e al Sud (+5,9%).